CIR affitto breve: la guida completa per host professionali

published on 20 November 2025

Il CIR per affitto breve (Codice Identificativo Regionale) è un codice alfanumerico, unico per ogni struttura, che identifica legalmente qualsiasi alloggio turistico, che sia una casa vacanze o un appartamento privato. Gestire la burocrazia legata al CIR e alle comunicazioni obbligatorie può sembrare un ostacolo insormontabile, trasformando un'opportunità di guadagno in una fonte di stress.

Pensa a questo codice come alla targa della tua proprietà: è semplicemente fondamentale per poter lavorare in trasparenza, pubblicare i tuoi annunci online e, soprattutto, far capire subito ai tuoi ospiti che la tua è un'attività seria, riconosciuta e a norma di legge. Ma come trasformare questi obblighi da un peso a un vantaggio competitivo? Soluzioni come Nowcheckin nascono proprio per questo, automatizzando l'intero processo e liberando il tuo tempo.

Capire il ruolo del CIR per il tuo affitto breve

Decidere di affittare un immobile per brevi periodi significa tuffarsi in un mercato pieno di opportunità, molto dinamico, ma anche pieno di regole. Il CIR non è la solita scartoffia burocratica, ma un vero e proprio sigillo di qualità che dimostra la legalità della tua offerta.

Senza questo codice, è praticamente impossibile pubblicare annunci sui portali che contano, come Airbnb e Booking.com. Loro stessi lo richiedono e ne impongono la visualizzazione per garantire trasparenza agli utenti e dare un taglio netto all'abusivismo.

La sua introduzione ha cambiato le carte in tavola, alzando l'asticella della professionalità nel settore. Ignorare quest'obbligo non è un'opzione intelligente: le sanzioni per chi lavora senza un CIR valido possono essere davvero salate. In pratica, questo codice serve a:

  • Garantire la trasparenza: Dà modo alle autorità e agli ospiti di riconoscere al volo una struttura autorizzata.
  • Combattere l'abusivismo: Assicura che solo gli host in regola possano competere sul mercato, proteggendo chi lavora onestamente.
  • Monitorare i flussi turistici: Fornisce dati preziosissimi alle regioni per fare analisi statistiche e pianificare meglio lo sviluppo del territorio.

L'importanza di una gestione da professionisti

Anche se a volte si sente dire che il mercato degli affitti brevi è saturo, i numeri raccontano un'altra storia. Secondo il Rapporto Residenziale 2025, in Italia la locazione tradizionale a lungo termine è ancora la scelta dominante. Su 100 immobili disponibili, solo 17 sono destinati agli affitti brevi, il che dimostra che c'è ancora un sacco di spazio per chi vuole offrire un servizio di qualità.

Questo ci fa capire quanto sia cruciale posizionarsi sul mercato come un host professionale e affidabile. Avere il CIR è il primo passo, ma la vera sfida è gestire con efficienza tutti gli adempimenti che ci girano attorno. Ed è qui che la tecnologia ci viene in soccorso.

La corretta gestione burocratica, che include la registrazione del CIR e la comunicazione dei dati degli ospiti, è ciò che separa un host amatoriale da un vero imprenditore dell'ospitalità. L'automazione è la chiave per rendere questi processi semplici e a prova di errore.

Soluzioni come Nowcheckin nascono proprio per questo: trasformare questi obblighi da un peso a un vantaggio competitivo. Automatizzando l'invio dei dati alle autorità, non solo rispetti le normative senza fatica, ma riduci i tempi di check-in fino al 70%, liberando ore preziose che puoi dedicare ad altro.

Questo approccio non solo ti mette al riparo da sanzioni, ma migliora drasticamente l'esperienza dei tuoi ospiti, che possono iniziare la loro vacanza subito, senza inutili attese. Se vuoi approfondire come ottimizzare la tua attività, puoi leggere la nostra guida completa sulle regole per gli affitti brevi.

Come ottenere il CIR per la tua struttura ricettiva

Ottenere il CIR per il tuo affitto breve può sembrare un labirinto burocratico, ma in realtà, con le informazioni giuste, diventa un percorso chiaro e assolutamente gestibile. La procedura, anche se varia nei dettagli da una regione all'altra, segue una logica comune: presentare una comunicazione ufficiale al proprio Comune per dichiarare l'inizio dell'attività.

Questo passaggio è cruciale. Non solo certifica la conformità del tuo immobile, ma ti permette di operare nella piena legalità. Affrontare questo iter con precisione non è solo un obbligo, è il primo, vero passo per presentarti sul mercato come un host serio e affidabile.

I documenti essenziali per la richiesta

Prima ancora di pensare di accedere a qualsiasi portale telematico, la mossa vincente è preparare tutti i documenti necessari. Avere tutto a portata di mano trasforma un processo potenzialmente frustrante in un'operazione rapida e senza intoppi, evitando fastidiose interruzioni o richieste di integrazione.

Di solito, ecco cosa ti servirà:

  • SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività): Questo è l'atto principale. Si presenta allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del tuo Comune e, in pratica, attesta che il tuo immobile ha tutte le carte in regola – requisiti urbanistici, edilizi e igienico-sanitari – per essere adibito a uso turistico.
  • Documento d'identità e Codice Fiscale: I tuoi, se sei il titolare, o quelli del legale rappresentante se operi tramite una società.
  • Visura catastale dell'immobile: Il "DNA" della tua proprietà. Contiene tutti i dati identificativi (foglio, particella, subalterno) indispensabili per una registrazione corretta.
  • Planimetria catastale: La mappa dettagliata dell'appartamento. Viene spesso richiesta per verificare che gli spazi dichiarati corrispondano alla realtà.

Una volta che hai raccolto questo piccolo fascicolo, sei pronto per il passo successivo: accedere al portale telematico della tua regione e avviare la richiesta ufficiale del CIR.

L'infografica qui sotto riassume visivamente l'intero percorso per ottenere e utilizzare il CIR, dalla primissima richiesta fino alla piena conformità normativa.

Infographic about cir affitto breve

Come puoi vedere dal flusso, ogni fase è collegata alla successiva. Questo sottolinea quanto sia importante gestire ogni passaggio con attenzione per garantire che la tua attività sia sempre e completamente in regola.

La procedura telematica regione per regione

L'Italia, si sa, ha una gestione turistica frammentata a livello regionale. Questo si traduce in una realtà molto pratica: ogni regione ha sviluppato un proprio portale online per gestire le comunicazioni e rilasciare il Codice Identificativo. Vediamo insieme una carrellata dei principali.

Per aiutarti a navigare in questo panorama, ho preparato una tabella riassuntiva con i portali di riferimento per alcune delle principali regioni italiane.

Panoramica dei portali regionali per la richiesta del CIR
Un riepilogo dei principali portali telematici regionali utilizzati per la registrazione delle strutture ricettive e la richiesta del Codice Identificativo Regionale.

Regione Nome del Portale Telematico Link di Accesso (Indicativo)
Lombardia Ross 1000 www.regione.lombardia.it
Lazio CIMP (via GARS) www.regione.lazio.it/cittadini/turismo
Toscana Sistema Telematico Accoglienza Turistica (TELEREG) www.regione.toscana.it/-/adempimenti-amministrativi
Veneto H-Alloggiati / ROSS www.regione.veneto.it/web/turismo
Sicilia Turist@t (Osservatorio Turistico) osservatorioturistico.regione.sicilia.it

È importante ricordare che i nomi e i link dei portali possono cambiare, quindi verifica sempre sul sito ufficiale della tua regione. Ad esempio, per la Sicilia, che utilizza il portale Turist@t, la procedura è interamente digitale e richiede una cura particolare nella compilazione. Se gestisci una struttura lì, ti consiglio di leggere la nostra guida completa sul CIR in Sicilia e l'uso di Turistat per avere ogni dettaglio a portata di mano.

Anche se non presenti in tabella, regioni come il Piemonte (con il suo sistema Piemonte Dati Turismo) o l'Emilia-Romagna (con Rossella) seguono una logica simile: SCIA al Comune, seguita da registrazione sul portale regionale dedicato.

L'importanza di esporre il CIR ovunque

Una volta che hai ottenuto il tuo codice, il lavoro non è finito. La legge è chiarissima: il CIR deve essere visibile in ogni comunicazione e annuncio. Questo significa che deve comparire:

  • Sui portali di prenotazione online (OTA) come Airbnb e Booking.com.
  • Sul tuo sito web personale o sulla tua pagina social.
  • In qualsiasi altra forma di promozione, anche offline.
  • All'interno della struttura stessa, magari su una targa o un documento informativo per gli ospiti.

La mancata esposizione porta a sanzioni severe, e gestire manualmente questa visibilità su tanti canali diversi è una ricetta per dimenticanze ed errori.

L'errore più comune non è tanto non avere il CIR, ma dimenticarsi di esporlo. Un sistema centralizzato che lo inserisce automaticamente in ogni comunicazione con l'ospite e lo integra nei profili online è la soluzione più sicura per dormire sonni tranquilli ed evitare multe.

È qui che l'efficienza di un sistema di gestione fa davvero la differenza. Strumenti come Nowcheckin ti permettono di centralizzare tutte le informazioni della tua struttura, CIR incluso, assicurando che sia sempre presente dove deve essere. Questo non solo ti garantisce la conformità normativa in automatico, ma azzera il rischio di errori umani, lasciandoti libero di concentrarti su ciò che conta di più: l'ospitalità.

Gestire gli obblighi burocratici dopo il CIR

Ottenere il CIR per il tuo affitto breve è un po' come ritirare un'auto nuova dal concessionario: un bel momento, certo, ma è solo l'inizio del viaggio. Da qui in poi, ti si apre davanti un percorso fatto di adempimenti burocratici che, se affrontati manualmente, possono diventare un vero e proprio buco nero per il tuo tempo e le tue energie.

Persona che lavora al computer gestendo pratiche burocratiche

Badare a queste scartoffie digitali non è un'opzione, ma una parte cruciale del mestiere di host. Ogni singolo passaggio richiede una precisione quasi chirurgica, un occhio di falco sulle scadenze e una conoscenza perfetta delle procedure. Per fortuna, la tecnologia oggi ci dà una grossa mano, trasformando questi compiti noiosi e ripetitivi in processi automatici e a prova di errore.

La comunicazione al portale Alloggiati Web

Il primo obbligo, e forse il più delicato, è comunicare le generalità di ogni singolo ospite al Portale Alloggiati Web della Polizia di Stato. È una procedura fondamentale per la sicurezza pubblica, su cui non si transige.

Ogni volta che accogli un ospite, anche solo per una notte, devi trasmettere i suoi dati. E le tempistiche sono strettissime:

  • Entro 24 ore dall'arrivo.
  • Immediatamente, se il soggiorno è più breve di 24 ore.

L'errore più banale e comune? La trascrizione manuale dei dati dai documenti. Copiare nomi, cognomi, date di nascita e numeri di passaporto è un'attività ad altissimo rischio di sviste. Basta un solo carattere sbagliato per invalidare la comunicazione e, in caso di controlli, rischiare sanzioni penali.

La trasmissione dei dati turistici all'ISTAT

In parallelo alla comunicazione alla Polizia, c'è quella a fini statistici. Ogni Regione, attraverso il proprio portale dedicato (pensa a Ross 1000 in Lombardia o a Turist@t in Sicilia), ti chiede di inviare i dati sui flussi turistici all'ISTAT.

Queste informazioni – da dove vengono gli ospiti, sesso, età, per quante notti si fermano – sono ossigeno puro per monitorare l'andamento del turismo. Anche qui, la puntualità è tutto, con scadenze che di solito cadono nei primi giorni del mese successivo.

La vera seccatura è che devi fare tutto due volte: non solo devi inserire i dati con attenzione, ma devi farlo su un portale completamente diverso da quello della Polizia, raddoppiando il lavoro manuale e il tempo che ci dedichi.

Il vero costo della burocrazia non è l'obbligo in sé, ma il tempo che ti ruba. Ogni minuto passato a copiare dati è un minuto che non stai dedicando a migliorare l'esperienza dei tuoi ospiti o a far crescere la tua attività. L'automazione non è un lusso, è una scelta strategica.

Una gestione che funziona non può fare a meno di ottimizzare questi passaggi. Usare un sistema che automatizza l'invio a entrambi i portali, partendo da un unico inserimento dei dati, è la soluzione definitiva al problema. Ti garantisce la conformità normativa automatica e azzera il rischio di errori.

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La gestione della tassa di soggiorno

E per finire, c'è lei: la tassa di soggiorno. Un'imposta comunale che cambia da città a città, sia nell'importo che nelle regole. In quanto host, il compito di riscuoterla dall'ospite e versarla al Comune spetta a te.

Questo aggiunge un altro strato di complessità, perché devi:

  • Calcolarla correttamente: L'importo dipende dal numero di ospiti, dalle notti e da eventuali esenzioni (minori, residenti, ecc.).
  • Riscuoterla: Devi incassare la somma esatta, di solito al check-in o al check-out.
  • Dichiararla e versarla: Periodicamente, devi comunicare gli importi raccolti e versarli al Comune, spesso tramite piattaforme specifiche.

Sbagliare un calcolo o mancare un versamento può portare a sanzioni amministrative e a grattacapi con l'ente locale. L'unico modo per dormire sonni tranquilli è affidarsi a sistemi che calcolano l'imposta in automatico e ti semplificano la vita al momento della dichiarazione.

La soluzione è l'automazione intelligente

Affrontare a mano questi tre pilastri della burocrazia è un'impresa titanica che prosciuga tempo, pazienza e richiede una concentrazione massima. Il rischio di sbagliare è sempre dietro l'angolo, con conseguenze spesso spiacevoli.

È esattamente per risolvere questo problema che sono nati strumenti come Nowcheckin. Prova a immaginare questa scena:

  1. Il tuo ospite fa il check-in online prima ancora di partire da casa, semplicemente caricando una foto del suo documento.
  2. L'app estrae i dati in automatico e li usa per preparare le schedine per il Portale Alloggiati, pronte per essere inviate con un solo tocco.
  3. Nello stesso istante, il sistema compila la comunicazione per l'ISTAT e calcola l'importo esatto della tassa di soggiorno.

Un flusso di lavoro così non solo riduce i tempi di check-in del 70%, dicendo addio a code e attese, ma ti solleva completamente dal peso della burocrazia. L'automazione completa ti permette di gestire gli arrivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza stress, e con una maggiore sicurezza grazie alla crittografia dei dati sensibili. Diventa la tua arma segreta per una gestione moderna, efficiente e finalmente libera dai compiti ripetitivi.

Dal CIR al CIN: cosa cambia per gli host nel prossimo futuro

Il mondo degli affitti brevi è in continuo movimento e la novità più importante che ci aspetta è il passaggio dal Codice Identificativo Regionale (CIR) al Codice Identificativo Nazionale (CIN). Non vederlo come un semplice cambio di nome: è una vera e propria rivoluzione normativa, pensata per mettere ordine, uniformare le regole in tutta Italia e, soprattutto, garantire standard di sicurezza più alti per i nostri ospiti.

L'idea è quella di superare il "federalismo" dei codici regionali, creando finalmente un sistema unico e centralizzato. Per te che sei un host, questo si traduce nella necessità di prendere confidenza con qualche nuova procedura e, in particolare, con nuovi requisiti per la tua struttura.

Dal CIR al CIN: che fine fa il mio vecchio codice?

La domanda che tutti si fanno è una sola: "E adesso cosa succede al mio CIR?". Tranquillo, la transizione è stata pensata per essere il più indolore possibile. Se la tua struttura è già operativa e ha un CIR valido, vedrà il suo codice ricodificato in automatico in un CIN direttamente dal Ministero del Turismo.

In parole povere, non dovrai ricominciare tutto da capo. Il nuovo sistema nazionale andrà a pescare i dati dalle banche dati regionali e assegnerà un CIN che, di fatto, ingloberà il vecchio CIR, mantenendo così una continuità storica. Se invece stai per avviare una nuova attività, la richiesta andrà fatta direttamente sulla nuova piattaforma nazionale.

I nuovi requisiti di sicurezza: ora si fa sul serio

La vera, grande novità introdotta con il CIN riguarda gli standard di sicurezza. La legge adesso impone a tutte le locazioni turistiche dei requisiti ben precisi, con sanzioni piuttosto severe per chi non si adegua.

Questi obblighi non sono un capriccio burocratico, ma servono a proteggere te e i tuoi ospiti, alzando di molto l'asticella della qualità nel nostro settore. Gli adempimenti principali sono due:

  • Rilevatori di monossido di carbonio: Se nel tuo immobile ci sono impianti a combustione (come caldaie a gas, stufe o caminetti), diventa obbligatorio installare i dispositivi per la rilevazione del monossido di carbonio (CO).
  • Estintori portatili: Ogni alloggio dovrà essere dotato di almeno un estintore portatile ogni 200 metri quadrati. Ovviamente, va posizionato in un punto accessibile e ben segnalato.

Attenzione, questi non sono consigli, ma obblighi di legge. Adeguare la tua struttura è il primo passo, fondamentale, per poter operare in regola con il nuovo CIN.

La transizione al CIN non è solo una scocciatura burocratica. È un'occasione per alzare il livello della nostra ospitalità, rendendola più sicura e professionale. Essere in regola diventa un vero e proprio vantaggio competitivo in un mercato che si fa sempre più serio.

La banca dati nazionale e le sanzioni

Il cuore pulsante del nuovo sistema è la banca dati nazionale, gestita dal Ministero del Turismo. Immaginala come un grande registro che raccoglierà tutte le informazioni sulle strutture, dai dati catastali fino alle autocertificazioni sulla sicurezza. L'obiettivo è lampante: avere una fotografia chiara del settore per scovare e combattere l'abusivismo.

E le sanzioni si fanno più pesanti. Chi non espone il CIN (sia online che offline) o non installa i dispositivi di sicurezza rischia multe salate, che possono arrivare fino a 5.000 euro. In un momento in cui la redditività degli affitti brevi è sotto pressione – basti pensare che, secondo recenti analisi, a Milano il guadagno netto annuo è sceso a circa 5.500 euro – evitare sanzioni e ottimizzare i costi è semplicemente vitale. Se vuoi approfondire come stanno cambiando i guadagni nel settore, ti consiglio di leggere questo articolo di Panorama.

Affrontare questi cambiamenti può sembrare un'impresa, ma la tecnologia ci dà una mano enorme. Una piattaforma di gestione come Nowcheckin si aggiorna costantemente per recepire le nuove normative. Questo significa avere sempre a portata di mano uno strumento che ti guida passo passo, assicurandoti la conformità normativa in automatico e permettendoti di gestire tutto in modo efficiente e, soprattutto, a prova di legge.

Come automatizzare la burocrazia del tuo affitto breve

Se gestisci un affitto breve, sai bene che la burocrazia legata al CIR è una delle sfide che porta via più tempo ed energie. Ogni singolo check-in, infatti, fa scattare una serie di obblighi che, se te ne occupi a mano, possono trasformarsi in un vero e proprio lavoro a tempo pieno. Pensaci un attimo: copiare i dati dai documenti, accedere a portali diversi, ripetere le stesse identiche operazioni per ogni singolo ospite.

Un processo del genere non è solo di una lentezza esasperante, ma è anche un campo minato di possibili errori. Una svista nella trascrizione, un dato mancante, e rischi di incorrere in sanzioni. La buona notizia? La tecnologia ha reso tutto questo un lontano ricordo. L'automazione non è più un lusso per pochi, ma uno strumento alla portata di tutti che trasforma gli obblighi di legge da incubo a processo quasi invisibile.

Host che gestisce facilmente le prenotazioni da un tablet

Il processo di check-in digitale

Il segreto per dire addio alla scartoffie è semplice: spostare la registrazione online, prima ancora che l'ospite metta piede in casa tua. Piattaforme come Nowcheckin sono nate proprio per questo, creando un flusso di lavoro intelligente che ti libera da ogni fatica manuale.

Ecco come funziona nella pratica:

  1. Invio del link: Qualche giorno prima dell'arrivo, l'ospite riceve un link sicuro via email o messaggio.
  2. Registrazione autonoma: In tutta comodità dal suo smartphone, compila i dati e carica una foto del documento d'identità.
  3. Validazione automatica: Il sistema legge, estrae e verifica le informazioni, azzerando il rischio di errori di battitura o dati incompleti.

Un approccio che non solo ti semplifica la vita, ma migliora di gran lunga l'esperienza dei tuoi ospiti, che non dovranno più perdere tempo prezioso per la registrazione una volta arrivati.

Dall'ospite ai portali istituzionali, senza fatica

Una volta raccolti i dati in formato digitale, si scatena il vero potenziale dell'automazione. Un sistema integrato si prende carico dell'intero flusso di comunicazioni obbligatorie, garantendoti la conformità normativa in automatico.

Il sistema cripta le informazioni per assicurare la massima sicurezza e le prepara per l'invio ai vari portali. Con un solo clic – o in modo del tutto automatico – i dati vengono trasmessi:

  • Al Portale Alloggiati Web della Polizia di Stato, sempre nel rispetto delle scadenze di legge.
  • All'ISTAT per le indispensabili rilevazioni statistiche sui flussi turistici.

Questo significa chiudere per sempre con la doppia compilazione e con le ore passate a destreggiarsi tra i siti della pubblica amministrazione. Se vuoi approfondire questo aspetto, dai un'occhiata alla nostra guida dettagliata sul funzionamento del servizio Alloggiati Web.

I vantaggi concreti dell'automazione

Scegliere una soluzione digitale per il check-in non è solo una questione di comodità, è una mossa strategica con benefici tangibili e misurabili. Il più evidente è una riduzione fino al 70% dei tempi di check-in, che elimina le attese e libera te o i tuoi collaboratori.

L'automazione cambia le regole del gioco: non devi più essere presente fisicamente per registrare un arrivo a tarda notte e non devi più temere gli errori di trascrizione. Guadagni tempo, sicurezza e offri un servizio moderno che i tuoi ospiti non mancheranno di apprezzare.

Oltre al tempo risparmiato, i vantaggi sono concreti:

  • Azzeramento degli errori umani, che ti mette al riparo da multe e sanzioni.
  • Archiviazione digitale delle ricevute, senza più dover stampare e conservare pile di carta.
  • Gestione degli arrivi 24/7, anche senza personale dedicato sul posto.

Questi benefici sono ancora più importanti in un contesto economico che si fa più complesso. Di recente, il mercato degli affitti brevi ha mostrato qualche segno di rallentamento, anche a causa dell'aumento della cedolare secca e dei crescenti adempimenti. Si stima che questo trend possa avere un impatto sull'economia. Per saperne di più, puoi consultare l'analisi di Sky TG24. In un clima del genere, ottimizzare i processi e abbattere i costi operativi non è più un'opzione, ma una necessità per restare competitivi.

Domande frequenti su CIR e gestione affitti brevi

Quando si parla di affitti brevi, e in particolare del CIR, i dubbi sono sempre tanti. È normale, le normative possono sembrare un labirinto. Per aiutarti a trovare la via d'uscita, ho raccolto le domande più comuni che ogni host si pone, con risposte semplici e dirette.

Considera queste FAQ come un ripasso veloce dei punti chiave che abbiamo visto finora. Vedrai come, con un po' di organizzazione e gli strumenti giusti, la burocrazia può diventare molto meno spaventosa.

Cosa succede se affitto un immobile senza CIR?

Mettere un immobile sul mercato turistico senza il Codice Identificativo Regionale (o il futuro CIN) significa, in parole povere, operare in nero. E le conseguenze non sono una semplice "tirata d'orecchi".

Si parla di sanzioni economiche che possono diventare davvero pesanti, con cifre che variano da regione a regione ma che raggiungono facilmente diverse migliaia di euro. Ma non è solo una questione di multe. C'è un altro rischio, molto concreto: l'impossibilità di pubblicare i tuoi annunci sui portali che contano, come Airbnb e Booking.com. Ormai lo richiedono tutti, è una garanzia di legalità per loro e per gli ospiti.

In pratica, non avere il CIR vuol dire essere invisibili sul mercato legale e rischiare multe salate che possono mandare in fumo i guadagni del tuo investimento.

Il CIR ha una scadenza o va rinnovato?

No, il CIR non scade. Una volta che viene assegnato alla tua struttura, quello rimane, valido per tutto il tempo in cui l'attività di affitto turistico va avanti senza interruzioni e senza che cambi nulla di sostanziale rispetto a quanto dichiarato con la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).

Attenzione però: questo non significa che puoi dimenticartene. Se fai modifiche importanti all'immobile – tipo una ristrutturazione che cambia la planimetria o il numero di posti letto – o se interrompi l'attività per poi riprenderla, potresti dover fare una nuova comunicazione al Comune. Sarà poi il Comune ad aggiornare i dati collegati al tuo codice.

Devo richiedere un CIR per ogni appartamento che gestisco?

Sì, senza alcun dubbio. Il Codice Identificativo è unico e si "attacca" a una singola unità immobiliare. Se gestisci più appartamenti, anche se sono tutti nello stesso condominio, devi fare la procedura di richiesta per ognuno di loro.

Ogni appartamento è una storia a sé, una struttura ricettiva indipendente che deve avere la sua "carta d'identità" per essere in regola. All'inizio, gestire più codici può sembrare complicato, ma è proprio qui che un buon software di gestione ti cambia la vita.

Centralizzare la gestione di più proprietà, ognuna con il suo CIR, su un'unica piattaforma non solo ti semplifica l'organizzazione, ma ti assicura anche di essere sempre in regola, in automatico. Ogni annuncio e ogni comunicazione riporterà il codice giusto per l'appartamento giusto, azzerando il rischio di errori e confusione.

Come posso proteggere i dati dei miei ospiti secondo il GDPR?

La gestione dei dati personali degli ospiti è una cosa seria, regolata dal GDPR (General Data Protection Regulation). Come host, hai la piena responsabilità di trattare queste informazioni con la massima cura, proteggendole da occhi indiscreti.

Raccogliere dati a mano e conservare fotocopie dei documenti in un cassetto sono pratiche del passato, oltre che molto rischiose. La strada più sicura oggi è affidarsi a un sistema digitale che gestisce tutto il processo in modo sicuro e conforme alla legge.

Strumenti come Nowcheckin nascono proprio per questo, offrendoti una maggiore sicurezza grazie a:

  • Crittografia avanzata: Tutti i documenti e i dati che gli ospiti caricano vengono criptati, sia quando viaggiano online sia quando sono archiviati.
  • Accesso controllato: Solo tu puoi vedere le informazioni, e solo per il tempo necessario a sbrigare le pratiche burocratiche.
  • Conservazione digitale a norma: Ricevute e dati vengono salvati in modo sicuro, eliminando il bisogno di pile di carta e riducendo drasticamente il rischio che finiscano nelle mani sbagliate.

Adottare una soluzione del genere non solo ti mette al riparo da sanzioni pesanti per violazione della privacy, ma trasmette ai tuoi ospiti un'immagine di grande professionalità. È un modo per costruire un rapporto di fiducia fin dal primo istante.


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