Affittare casa, specialmente la prima volta, può sembrare un'impresa titanica. La mente si affolla di dubbi: la burocrazia infinita, la paura di incappare nell'inquilino sbagliato, l'ansia di sbagliare qualcosa nel contratto. Sono timori comuni che spesso bloccano tanti proprietari, lasciando immobili preziosi a prendere polvere. Il vero problema, però, non è la complessità dei singoli passaggi, ma la gestione del tempo e delle procedure, soprattutto quelle legate all'accoglienza degli ospiti, che possono diventare un vero buco nero di energie.
L'obiettivo di questa guida è proprio smontare queste paure, pezzo per pezzo. Voglio darti un percorso pratico, una mappa chiara per trasformare un processo che sembra complesso in una serie di passi gestibili e sicuri. Vedremo come soluzioni digitali come Nowcheckin possono automatizzare le procedure più noiose, permettendoti di affittare in modo più redditizio e con meno stress.
Capire il mercato degli affitti: una fotografia del presente
Mettere a reddito un immobile oggi significa muoversi in un mercato che è un continuo ribollire di opportunità e complessità. Le preoccupazioni sono più che legittime. Tra adempimenti fiscali, la ricerca di un inquilino che sia davvero affidabile e il terrore di un errore burocratico, è facile sentirsi sopraffatti.
Ma il vero problema, te lo dico per esperienza, non è tanto la difficoltà dei singoli passaggi, quanto la mancanza di una strategia chiara che li tenga insieme.
Questo articolo nasce per darti proprio quella strategia. Analizzeremo ogni fase, dalla preparazione dell'appartamento fino alla gestione di tutti i giorni, per affittare la tua casa in modo sicuro e profittevole.
Il contesto economico attuale
Il mercato italiano degli affitti sta attraversando una fase di crescita notevole, un'onda che i proprietari attenti possono cavalcare. I dati del 2025 parlano chiaro: si registra un incremento medio nazionale dei canoni del 10,6% rispetto all'anno precedente. Questo porta il prezzo medio a 13,8 euro al metro quadro.
L'aumento è ancora più marcato in alcune città. Milano si conferma la piazza più cara, sfiorando i 24 euro/mq (+4,3%), mentre Firenze la tallona con 22 euro/mq (+5,3%). Se vuoi approfondire, trovi un'analisi dettagliata sull'andamento del mercato delle locazioni su Retecasa.it.
Questo scenario è una grande opportunità. Ma per coglierla davvero, serve una gestione strategica che massimizzi i guadagni e tenga a bada i rischi.
La chiave del successo non sta solo nel trovare un inquilino. Sta nel gestire l'intero processo in modo efficiente, dalla promozione dell'annuncio fino agli adempimenti che arrivano dopo la firma del contratto.
L'importanza di ottimizzare ogni fase
In un mercato così competitivo, ogni singolo dettaglio fa la differenza. Ottimizzare ogni passaggio – dalla stesura dell'annuncio alla gestione del check-in – diventa fondamentale per distinguersi e garantire un'esperienza serena, sia per te che per l'inquilino. L'efficienza non è un optional, è una necessità per proteggere il tuo investimento e, cosa non meno importante, il tuo tempo.
Per fortuna, la tecnologia oggi ci dà una mano enorme per semplificare le procedure più noiose e a rischio di errore. Pensa a tutta la gestione burocratica legata all'accoglienza degli ospiti, soprattutto se ti occupi di affitti brevi: un vero e proprio buco nero di tempo ed energie.
È qui che entrano in gioco strumenti come NowCheckin. Un'app che rivoluziona questa fase, automatizzando completamente l'invio dei dati degli ospiti alle autorità. Questo non solo riduce del 70% il tempo che dedichi al check-in, ma cancella lo stress legato alla conformità normativa e il rischio di multe salate. In questo modo, puoi finalmente concentrarti sugli aspetti più strategici del tuo investimento immobiliare.
Valorizzare l'immobile per attrarre gli inquilini migliori
Il primo passo, quello davvero concreto per affittare una casa con successo, è trasformare il tuo immobile in un oggetto del desiderio. Non basta che sia "a posto", deve comunicare valore e affidabilità fin dal primo sguardo, sia online che di persona. Una proprietà che si presenta bene non solo attira più candidati, ma giustifica anche un canone d'affitto più alto e, in un certo senso, seleziona da sola inquilini più attenti.
Pensa alla tua casa come a un prodotto sullo scaffale di un negozio. Un bel packaging fa tutta la differenza, no? Lo stesso principio vale qui: un ambiente pulito, funzionale e accogliente è il tuo miglior biglietto da visita.
La potenza del primo impatto
Spesso la decisione di un potenziale inquilino matura nei primissimi secondi della visita. Odori sgradevoli, un muro con qualche macchia o una banale lampadina fulminata possono compromettere quella prima impressione in modo irrimediabile.
Per questo, prima ancora di scattare una sola foto per l'annuncio, è fondamentale fare due cose: decluttering e pulizia profonda.
- Libera gli spazi: Togli di mezzo oggetti personali, mobili in eccesso e tutto ciò che fa sembrare gli ambienti più piccoli e caotici. Una casa ariosa non solo appare più grande, ma permette ai visitatori di immaginare come sarebbe viverci.
- Pulizia da professionisti: Investi qualche soldo in una pulizia approfondita che includa finestre, fughe delle piastrelle, interni degli armadi e tutti quei punti difficili da raggiungere. L'odore di pulito è il primo, invisibile, "benvenuto".
- Illuminazione strategica: Sostituisci tutte le lampadine bruciate, magari con luci a LED calde e luminose. Un ambiente ben illuminato trasmette sicurezza, ampiezza e calore.
Questi non sono costi, ma un investimento diretto sulla redditività del tuo immobile.
Piccole migliorie, grande risultato
Non serve lanciare una ristrutturazione completa per aumentare il valore percepito della tua casa. Anzi, molto spesso sono piccoli interventi mirati ad avere l'impatto maggiore, con un ritorno economico quasi immediato.
Un esempio? Una rinfrescata alle pareti. Una mano di pittura bianca o di un colore neutro può trasformare un ambiente, facendolo sembrare subito più nuovo, pulito e luminoso con una spesa davvero contenuta.
Valuta anche altri piccoli upgrade:
- Ritocchi in bagno: Un copriwater nuovo o un miscelatore moderno possono fare una differenza sorprendente con poca spesa.
- Un tocco di nuovo alle maniglie: Cambiare le maniglie di porte e armadi è un dettaglio low-cost che ringiovanisce l'aspetto generale.
- Controllo degli impianti: Assicurati che tutto funzioni alla perfezione, dalle prese elettriche agli scarichi. Questo non solo previene problemi futuri, ma comunica grande serietà.
Se gestisci una casa vacanze, questi dettagli diventano ancora più cruciali. Per altri spunti su come rendere la tua proprietà irresistibile, dai un'occhiata ai nostri truchi per affittare una casa vacanze.
La valorizzazione non è solo una questione estetica, è soprattutto funzionalità. Un potenziale inquilino che apre un rubinetto e vede l'acqua scorrere bene, o che prova una tapparella e la trova fluida, percepisce un livello di cura che lo rassicura. Si fida di più.
La burocrazia che valorizza (sì, davvero)
Prima di pubblicare l'annuncio, devi avere tutta la documentazione in ordine. Non è solo un obbligo di legge, ma un segno di professionalità che gli inquilini migliori notano e apprezzano.
Il documento più importante è l'Attestato di Prestazione Energetica (APE). È obbligatorio per legge e va mostrato ai potenziali inquilini e allegato al contratto. L'APE, in pratica, dice quanto è efficiente la casa dal punto di vista energetico, un dato che influenza direttamente il costo delle bollette e che oggi i candidati guardano con sempre maggiore attenzione.
Avere un APE con una buona classe energetica può diventare un punto di forza da sottolineare nell'annuncio, giustificando magari un canone leggermente superiore. Avere le carte in regola fin da subito snellisce tutto il processo e costruisce un rapporto di fiducia con il futuro inquilino ancora prima di firmare.
Gestire burocrazia e tasse senza commettere errori
Affrontare la burocrazia è spesso visto come lo scoglio più grande quando si decide di affittare casa. La paura di sbagliare un documento o di non essere in regola con il fisco può paralizzare.
In realtà, con le informazioni giuste e un approccio metodico, è possibile navigare queste acque con sicurezza. Gli obblighi si trasformano in semplici procedure da seguire. Il primo bivio fondamentale è la scelta del contratto di locazione, una decisione che mette i paletti su durata, canone e flessibilità del rapporto con il tuo inquilino.
Scegliere il contratto di locazione giusto
La legge italiana prevede diverse strade, ognuna pensata per esigenze specifiche. Imboccare quella corretta è il primo passo per tutelare il tuo investimento.
- Contratto a canone libero (4+4): È la formula più comune e stabile. La durata minima è di quattro anni, rinnovabile in automatico per altri quattro. Offre grande tranquillità a entrambi, ma è meno flessibile se le tue esigenze dovessero cambiare all'improvviso.
- Contratto a canone concordato (3+2): Qui il canone non lo decidi liberamente, ma rientra in fasce definite da accordi territoriali. A fronte di un affitto calmierato, però, si aprono le porte a importanti vantaggi fiscali, come una tassazione molto più leggera.
- Contratto transitorio: Perfetto per esigenze temporanee e, cosa importante, documentate (pensa a un incarico di lavoro a tempo determinato). La sua durata va da un minimo di 1 a un massimo di 18 mesi e non è rinnovabile.
- Contratto per studenti universitari: Molto simile al transitorio, ha una durata che spazia da 6 a 36 mesi ed è pensato su misura per gli studenti fuori sede.
Oggi il mercato sta cambiando. Le locazioni brevi e transitorie sono in piena espansione e rappresentano circa il 25% dell'offerta totale. Questa tendenza, se da un lato offre più flessibilità ai proprietari, dall'altro riduce la disponibilità di contratti a lungo termine e, inevitabilmente, spinge i canoni verso l'alto.
Regime fiscale: la scelta tra IRPEF e cedolare secca
Una volta definito il contratto, la seconda grande decisione riguarda le tasse. Le opzioni sono due e la scelta dipende molto dalla tua situazione reddituale complessiva.
La cedolare secca è un'imposta sostitutiva dell'IRPEF e delle addizionali. Semplifica parecchio la gestione fiscale e, in molti casi, permette un notevole risparmio.
Per capire meglio le differenze, mettiamo le due opzioni a confronto.
Confronto tra regimi fiscali per la locazione
Questa tabella ti aiuterà a visualizzare rapidamente i pro e i contro di ciascuna scelta, per capire quale si adatta meglio al tuo profilo.
Scegliere la cedolare secca ha anche un piccolo "bonus": esonera l'inquilino dal pagamento della sua quota dell'imposta di registro annuale. Un dettaglio che può rendere il tuo immobile un po' più appetibile sul mercato.
Gli adempimenti obbligatori da non dimenticare
La gestione burocratica non finisce con la firma del contratto. Ci sono dei passaggi obbligatori che, se trascurati, possono portare a sanzioni anche salate.
- Registrazione del contratto: Qualsiasi contratto di locazione che supera i 30 giorni di durata deve essere registrato all'Agenzia delle Entrate. Hai 30 giorni di tempo dalla data della firma. Puoi farlo online, recandoti in un ufficio o tramite un intermediario. Se hai optato per la cedolare secca, la buona notizia è che non devi pagare l'imposta di registro.
- Comunicazioni alle autorità: Se ti muovi nel mondo degli affitti turistici o brevi, la burocrazia si fa più intensa. È obbligatorio comunicare le generalità di ogni ospite al Portale Alloggiati Web della Polizia di Stato entro 24 ore dal suo arrivo. Non solo: molte regioni richiedono anche la comunicazione dei flussi turistici ai fini ISTAT.
Fare queste comunicazioni a mano è una vera perdita di tempo, oltre che una fonte continua di possibili errori di battitura. È qui che l'automazione diventa il tuo migliore alleato.
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Usare un'app come Nowcheckin ti permette di automatizzare completamente l'invio dei dati alle autorità, mettendoti al riparo da qualsiasi problema e garantendo la piena conformità normativa. Ti fa risparmiare un mare di tempo e azzera il rischio di errori umani (e delle multe che ne conseguono).
Infine, un piccolo promemoria sulla gestione dei documenti: non dimenticare gli obblighi legati alla quietanza di pagamento. Se vuoi approfondire, abbiamo preparato una guida completa sulla marca da bollo per la ricevuta d'affitto.
Di seguito, un'infografica che riassume i documenti chiave da chiedere all'inquilino e i tempi medi per ottenerli.
Come puoi vedere, mentre i documenti d'identità sono immediati, raccogliere le buste paga richiede più pazienza. Tienine conto quando pianifichi i tempi per la selezione del tuo inquilino ideale.
Creare l'annuncio perfetto e trovare l'inquilino giusto
Un annuncio efficace è molto di più di una semplice lista di stanze e metri quadri. È il tuo biglietto da visita digitale, il primo contatto che avrai con il tuo futuro inquilino. Deve saper catturare l'attenzione, raccontare una storia e, soprattutto, convincere le persone giuste a chiamarti. La vera sfida non è solo descrivere la casa, ma farla desiderare.
Questo processo si divide in due momenti cruciali: prima la creazione di un annuncio che spicca tra centinaia di altri, poi la selezione attenta e metodica dei candidati. Un buon annuncio attira le persone, ma è un buon processo di selezione che ti assicura di scegliere quella giusta.
Scrivere un testo che converte
Il titolo è il tuo amo: deve essere chiaro, conciso e contenere le informazioni chiave che tutti cercano. Invece di un generico "Trilocale in affitto", prova con qualcosa come "Luminoso trilocale ristrutturato con balcone - Zona Università". In questo modo, metti subito in evidenza i punti di forza e la posizione, due dei filtri di ricerca più usati.
Il corpo del testo deve diventare una narrazione, non una fredda lista della spesa. Racconta i benefici, non solo le caratteristiche.
- Non dire: "Cucina abitabile".
- Di' invece: "Ampia cucina abitabile perfetta per cene con gli amici, con spazio per un tavolo da sei persone".
Descrivi la vita che si può condurre in quella casa. Parla della luce che entra al mattino in camera da letto, della comodità di avere la metro a due passi o della tranquillità del quartiere la sera. Usa paragrafi brevi e ariosi, magari spezzati da elenchi puntati per migliorare la leggibilità, specialmente da cellulare.
L'importanza delle fotografie professionali
Le foto sono l'elemento più potente del tuo annuncio. Immagini scure, mosse o disordinate possono affossare anche l'immobile più bello del mondo. Non serve per forza ingaggiare un fotografo, ma è fondamentale seguire alcune regole d'oro, anche usando solo lo smartphone:
- Sfrutta la luce naturale: Scatta di giorno, con le tapparelle completamente alzate e le luci accese per eliminare le ombre fastidiose.
- Pulisci e ordina tutto: Ogni oggetto fuori posto è una distrazione. Fai sparire spugne, detersivi e oggetti personali. La casa deve sembrare un foglio bianco su cui il potenziale inquilino può immaginare la sua vita.
- Usa l'angolazione giusta: Mettiti negli angoli delle stanze per dare un senso di maggiore ampiezza. E tieni il telefono sempre dritto per evitare quelle fastidiose linee distorte.
Un annuncio con foto di alta qualità può ricevere fino al 95% di visualizzazioni in più. È un investimento di tempo (e a volte di pochi euro) che ripaga immediatamente, attirando candidati più qualificati e riducendo i tempi di sfitto.
Selezionare il candidato ideale
Una volta che le richieste iniziano ad arrivare, comincia la fase più delicata. L'obiettivo non è affittare in fretta, ma trovare una persona affidabile che si prenda cura della tua proprietà come se fosse la sua. La parola d'ordine qui è una sola: verifica.
Chiedi fin da subito i documenti necessari per valutare la solvibilità del candidato. Questo piccolo passo ti permette di fare una prima, fondamentale scrematura e di dedicare il tuo tempo solo a profili realmente interessanti.
I documenti fondamentali da richiedere sono:
- Documento d'identità e codice fiscale.
- Contratto di lavoro (un tempo indeterminato è, ovviamente, l'ideale).
- Ultime due o tre buste paga per verificare il reddito mensile.
- Eventuale CUD (Certificazione Unica) dell'anno precedente.
Durante le visite, osserva e fai domande. Non limitarti a mostrare la casa, cerca di capire chi hai di fronte. Chiedigli quali sono le sue esigenze, perché sta cambiando casa e che tipo di impegni lavorativi ha. Domande aperte ti aiuteranno a farti un'idea sull'affidabilità e la serietà della persona. Ricorda sempre: la selezione dell'inquilino è la migliore assicurazione per il tuo investimento.
Dalla firma del contratto alla gestione di tutti i giorni
Ok, hai trovato l'inquilino giusto e il contratto è firmato. Potresti pensare che il grosso sia fatto, ma in realtà è qui che inizia il vero lavoro di gestione. La consegna delle chiavi non è una semplice formalità, ma l'atto che dà il via a tutto il rapporto e che, se gestito bene, ti metterà al riparo da un sacco di problemi futuri.
Non è solo uno scambio di oggetti, ma un momento cruciale che va documentato con la massima precisione. Pensa già ora a quando dovrai restituire la caparra: ogni dettaglio che fissi adesso sarà oro colato.
Il verbale di consegna: la tua assicurazione sull'immobile
Prima ancora che l'inquilino porti dentro il primo scatolone, c'è un documento che devi preparare con cura quasi maniacale: il verbale di consegna dell'immobile. Firmato da entrambi, questo foglio è una fotografia precisa dello stato della casa in quel preciso istante.
Pensa a questo verbale come a una polizza assicurativa gratuita. Più sei dettagliato, più sei protetto.
Cosa non può assolutamente mancare:
- Un inventario certosino: Elenca ogni singolo mobile e complemento d'arredo, descrivendone le condizioni. Non scrivere solo "divano", ma "divano letto tre posti in tessuto grigio, in ottime condizioni, senza macchie o strappi".
- Lo stato degli impianti: Accertati che tutto funzioni (elettrico, idraulico, riscaldamento) e, cosa fondamentale, segna le letture dei contatori di luce, acqua e gas. Eviterai discussioni infinite sulle prime bollette.
- Le condizioni generali: Passa in rassegna muri, pavimenti, infissi, sanitari. Non avere paura di sembrare pignolo. Scrivere "piccolo segno sul parquet vicino alla portafinestra del salone" oggi, ti salverà da una discussione su chi l'ha causato domani.
Per blindare il tutto, accompagna il verbale con un reportage fotografico completo e datato. Fotografa ogni stanza da più angolazioni, i dettagli, e anche i piccoli difetti già presenti. Sarà la tua migliore arma in caso di contestazioni al momento del check-out.
Ottimizzare il check-in se fai affitti brevi
Se invece ti muovi nel mondo degli affitti turistici, la musica cambia completamente. L'accoglienza degli ospiti, che si ripete ogni pochi giorni, può diventare un vero e proprio salasso di tempo e un incubo logistico, tra messaggi, ritardi e attese infinite.
In questo campo, l'efficienza non è un optional, è una necessità. Il check-in manuale è un modello che appartiene al passato e ti costa tempo che potresti dedicare ad altro. La soluzione, oggi, è la tecnologia.
Usare un'app come Nowcheckin per digitalizzare l'accoglienza è una svolta. L'ospite può registrare i documenti in autonomia e in sicurezza prima ancora di arrivare, facendoti risparmiare fino al 70% del tempo che dedicheresti a questa procedura.
Questo non solo ti semplifica la vita, ma alza drasticamente il livello del servizio che offri. Dai ai tuoi ospiti un'esperienza moderna, snella e professionale, una flessibilità che chi viaggia oggi apprezza enormemente.
La gestione ordinaria, tra pagamenti e manutenzione
Una volta che l'inquilino si è sistemato, la tua gestione si concentra su due binari paralleli: incassare puntualmente l'affitto e gestire la manutenzione. Avere regole chiare fin da subito è la base per un rapporto sereno.
Per i pagamenti, stabilisci una data di scadenza precisa e usa sempre metodi tracciabili, come il bonifico bancario. Oggi, il mercato degli affitti in Italia è molto dinamico: il prezzo medio si aggira sui 13,97 euro al metro quadro mensile, con un aumento del 7,38% rispetto all'anno scorso. Le differenze regionali sono enormi: si va dai 18,64 euro/mq in Lombardia ai 7,09 euro/mq del Molise. Per farti un'idea più precisa, puoi dare un'occhiata all'analisi di mercato immobiliare su APEfacile.it.
Per quanto riguarda la manutenzione, la legge è molto chiara sulla divisione delle spese:
- Manutenzione ordinaria: Spetta all'inquilino. Si tratta delle piccole riparazioni dovute all'uso quotidiano (cambiare una guarnizione, sistemare una tapparella, cose così).
- Manutenzione straordinaria: È a carico tuo, il proprietario. Qui parliamo di interventi strutturali o della sostituzione di parti importanti come la caldaia o un impianto.
La comunicazione è tutto. Un dialogo aperto e tempestivo è il modo migliore per risolvere qualsiasi problema senza che si trasformi in una discussione.
Chiudere il rapporto: un check-out senza sorprese
Alla fine del contratto, il check-out chiude il cerchio. È un processo speculare a quello della consegna delle chiavi. Prendi in mano il verbale e le foto che hai fatto all'inizio e, insieme all'inquilino, verifica punto per punto lo stato dell'immobile.
Se tutto è a posto, al di là della normale usura del tempo, dovrai restituire l'intera caparra. Se invece ci sono danni, potrai trattenere la somma necessaria per le riparazioni, ma devi essere trasparente: documenta ogni costo con fatture o preventivi. Gestire questa fase finale con correttezza è fondamentale per lasciare un buon ricordo e chiudere il rapporto nel migliore dei modi.
Qualche domanda frequente (e le risposte che cerchi)
Arrivati a questo punto, è più che normale avere ancora qualche dubbio specifico. Dopotutto, affittare casa è un percorso che solleva tante domande pratiche. Per questo ho raccolto qui le più comuni, quelle che mi sento fare più spesso, dandoti risposte chiare e dirette per muoverti con più sicurezza.
Che succede se l'inquilino non paga l'affitto?
La morosità è l'incubo di ogni proprietario, non giriamoci intorno. Se l'inquilino smette di pagare, il primo passo, quello ufficiale, è inviare una lettera di diffida con raccomandata A/R. In questa comunicazione lo inviti formalmente a saldare il debito entro una data precisa.
Se anche dopo la diffida i pagamenti non arrivano, purtroppo l'unica strada percorribile è quella legale. Dovrai rivolgerti a un avvocato per avviare la procedura di sfratto per morosità. Ricorda: avere un contratto regolarmente registrato è la condizione indispensabile per poter agire legalmente. Senza, le tue mani sono legate.
Manutenzione: a chi spettano le spese?
La legge qui parla chiaro, anche se il contratto può sempre prevedere accordi specifici tra le parti. La regola generale, comunque, è piuttosto semplice da ricordare:
- Manutenzione ordinaria: è a carico dell'inquilino. Stiamo parlando di tutte quelle piccole riparazioni che derivano dall'uso quotidiano della casa. Pensa alla sostituzione di una lampadina, alla riparazione di una tapparella che si inceppa o alla pulizia dei filtri.
- Manutenzione straordinaria: spetta sempre al proprietario. In questa categoria rientrano gli interventi più grossi e strutturali: la sostituzione della caldaia, il rifacimento di un impianto elettrico o idraulico, le riparazioni alle parti comuni del condominio.
Posso aumentare l'affitto durante il contratto?
La risposta è: dipende. Dipende dal tipo di contratto e dal regime fiscale che hai scelto. Se hai un contratto a canone libero (il classico 4+4) in regime IRPEF, non puoi alzare l'affitto di punto in bianco. Puoi però inserire nel contratto una clausola per l'adeguamento annuale ISTAT, che permette di adeguare il canone al costo della vita.
Se hai scelto la cedolare secca, il discorso cambia radicalmente. Optare per questo regime fiscale comporta la rinuncia a qualsiasi tipo di aggiornamento del canone, incluso quello ISTAT, per tutta la durata del contratto. Il canone pattuito all'inizio rimane quello, senza se e senza ma.
Come funziona la restituzione del deposito cauzionale?
Il deposito cauzionale (che tutti chiamiamo "caparra") va restituito alla fine della locazione, quando l'inquilino riconsegna le chiavi. Prima di restituirlo, però, è fondamentale fare un controllo dell'immobile. Il mio consiglio è di farlo insieme all'inquilino, con in mano il verbale di consegna che avete firmato all'inizio.
Se la casa è in ordine, senza danni che vadano oltre la normale usura, e tutti i pagamenti (affitti, spese condominiali) sono stati saldati, devi restituire l'intero importo. Se invece trovi dei danni documentati, puoi trattenere la somma necessaria per le riparazioni, ma devi giustificarla con fatture o preventivi alla mano.
Infine, se il tuo business sono gli affitti turistici, non dimenticare che la gestione fiscale ha le sue regole. Se hai dubbi su adempimenti come la tassa di soggiorno, la nostra guida che spiega nel dettaglio cos'è la tassa di soggiorno può darti tutti i chiarimenti di cui hai bisogno.
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