Come diventare property manager: la guida completa al successo

published on 28 August 2025

Sei pronto a trasformare la tua passione per gli immobili in una carriera di successo? Diventare property manager oggi non significa solo amministrare, ma essere un vero e proprio stratega immobiliare. Il tuo obiettivo è massimizzare il valore e la redditività di ogni proprietà, gestendo le complessità del mercato e le infinite scartoffie che spesso scoraggiano i proprietari. Pensa a quante ore si perdono in procedure manuali come il check-in degli ospiti. Risolvere questi problemi è la chiave per diventare indispensabile.

Cosa fa davvero un property manager oggi

Sgombriamo subito il campo da un vecchio mito: il property manager moderno non è quello che passa solo a riscuotere l'affitto. È una figura chiave, il regista che orchestra ogni aspetto della vita di un immobile e si pone come consulente di fiducia per il proprietario.

In un mercato sempre più ingarbugliato, i proprietari si scontrano ogni giorno con mille grattacapi: dalla burocrazia che sembra non finire mai alla manutenzione imprevista, fino alla snervante ricerca di inquilini affidabili. È qui che entri in gioco tu, prendendoti carico di questi problemi e risolvendoli con efficienza.

Le responsabilità chiave, nel concreto

Le mansioni sono tante e richiedono una visione strategica. Non si tratta solo di compilare scartoffie, ma di una gestione proattiva che tocca diversi punti:

  • Marketing e commercializzazione: Scrivere annunci che colpiscono nel segno, curare la presenza online della proprietà e, soprattutto, saper scegliere i candidati giusti.
  • Gestione operativa: Tenere tutto sotto controllo, dalla piccola riparazione all'intervento straordinario, per garantire che l'immobile sia sempre impeccabile.
  • Amministrazione e finanza: Maneggiare contratti, pagamenti, spese e preparare report chiari e dettagliati per il proprietario. Lui deve sapere come sta andando il suo investimento.
  • Relazione con gli inquilini: Diventare il loro punto di riferimento per qualsiasi necessità, gestire le richieste e mediare in caso di problemi.

Il mercato immobiliare italiano, tra l'altro, è in pieno fermento. Stiamo parlando di un aumento delle transazioni dell'11,2% in un semestre e di una previsione di crescita dei prezzi del 2-2,5% nelle grandi città. Questa vivacità rende la gestione ancora più complessa e la tua figura professionale, di conseguenza, indispensabile. Se vuoi approfondire, i report di Cushman & Wakefield offrono un'ottima panoramica sulle tendenze del settore.

Capire come diventare property manager oggi significa anche fare amicizia con la tecnologia. Strumenti digitali come NowCheckin, per esempio, automatizzano compiti noiosi e ripetitivi come la registrazione burocratica degli ospiti. Questo ti libera tempo prezioso da dedicare ad attività che fanno davvero la differenza, come la strategia di pricing o la cura del cliente, ottimizzando il lavoro e migliorando l'esperienza di tutti.

Le competenze che fanno la differenza nel mercato

Per diventare un property manager di successo, non basta avere un talento per i numeri o saper redigere un contratto a prova di bomba. Il vero valore emerge da un mix equilibrato tra competenze tecniche, le cosiddette hard skill, e quelle abilità più umane e relazionali, le soft skill. È proprio questa combinazione che ti trasforma da un semplice gestore a un partner strategico insostituibile per i proprietari di immobili.

Le fondamenta: le hard skill indispensabili

Le competenze tecniche sono il tuo biglietto da visita, la prova tangibile che sai fare il tuo mestiere. Senza queste, è impossibile muoversi in modo efficace e, soprattutto, legale.

Pensa alla gestione finanziaria. Non si tratta solo di riscuotere l'affitto a fine mese. Parliamo di pianificare budget annuali, analizzare le spese di manutenzione per capire dove si può ottimizzare, e presentare report chiari e trasparenti al proprietario. Devi sapere dove va a finire ogni singolo euro e come ogni investimento contribuisce ad aumentare il valore dell'immobile nel tempo.

Altrettanto vitale è la conoscenza normativa e legale. Il settore immobiliare in Italia è un labirinto di leggi, regolamenti comunali e scadenze fiscali. È fondamentale conoscere a menadito le normative sugli affitti, dai contratti a canone concordato (3+2) fino a quelli per studenti o transitori, senza dimenticare tutti gli adempimenti burocratici come la registrazione dei contratti o le comunicazioni alle autorità.

Infine, la competenza operativa e di manutenzione. Questo significa avere l'occhio clinico per capire quando è necessario un intervento, saper coordinare artigiani e fornitori (e trovarli bravi!), e negoziare preventivi che siano vantaggiosi per il proprietario. Si tratta di prevenire i problemi prima che si trasformino in emergenze costose e stressanti per tutti.

Il vero vantaggio competitivo: le soft skill

Se le competenze tecniche sono le fondamenta, le soft skill sono i muri portanti che reggono tutta la struttura della tua carriera. Sono queste abilità a fare la vera differenza nelle situazioni di ogni giorno, quelle dove hai a che fare con le persone, non solo con mattoni e contratti.

La comunicazione efficace è forse la regina di tutte le soft skill. Saper spiegare un problema complesso in parole semplici a un proprietario, gestire con diplomazia la lamentela di un inquilino o negoziare con un fornitore richiede un'arte che nessun manuale può insegnare. Una comunicazione chiara e onesta previene i malintesi e costruisce relazioni di fiducia che durano anni.

La capacità di ascoltare davvero, di capire le esigenze non dette e di rispondere con empatia è ciò che separa un property manager mediocre da uno eccellente. È il segreto per fidelizzare sia i proprietari che gli inquilini, creando un ambiente sereno per tutti.

Diamo un'occhiata a questo grafico. Mostra quali sono le aree di competenza ritenute più critiche per avere successo in questo settore.

Come puoi notare, la gestione finanziaria è al primo posto, ma subito dopo troviamo il servizio clienti, un'area che dipende quasi al 100% dalle tue abilità relazionali. Questo la dice lunga su cosa cerca davvero il mercato.

Per capire meglio come queste due facce della stessa medaglia lavorino insieme, ecco una tabella che le mette a confronto con esempi pratici.

Confronto tra Competenze Hard e Soft per il Property Manager

Una tabella che mette a confronto le abilità tecniche e quelle relazionali, con esempi pratici che ne dimostrano l'importanza nel lavoro di tutti i giorni.

Come vedi, le due tipologie di competenze sono intrecciate. Una non può esistere senza l'altra. Scopri come Nowcheckin può automatizzare il check-in della tua struttura - Scarica l'app gratuita e prova tutti i vantaggi.

Ci sono poi altre soft skill che fanno la differenza ogni singolo giorno:

  • Problem solving: Ogni giorno è una nuova avventura. Dalla caldaia che si rompe in pieno inverno all'inquilino che lamenta rumori molesti. Devi essere rapido, creativo e deciso nel trovare la soluzione giusta.
  • Negoziazione: Che tu stia discutendo il rinnovo di un contratto di manutenzione o facendo da mediatore tra due inquilini, la capacità di trovare un accordo che soddisfi tutti è oro colato.
  • Organizzazione e gestione del tempo: Ti troverai a destreggiarti tra decine di scadenze, appuntamenti e priorità che cambiano di continuo. Un'organizzazione impeccabile è l'unico modo per non farsi sommergere.

In questo scenario, gli strumenti digitali che automatizzano i compiti più ripetitivi diventano dei veri e propri superpoteri. Prendiamo la gestione del check-in, un'attività che richiede tempo, precisione e tanta pazienza. Delegarla a soluzioni come NowCheckin non solo azzera gli errori umani legati alla trascrizione dei documenti, ma ti libera tempo prezioso.

Tempo che puoi usare per concentrarti su ciò che fa davvero la differenza: la strategia, la cura delle relazioni con i clienti e la crescita del tuo business.

Imparare a bilanciare queste competenze è la strada maestra per chiunque si chieda come diventare property manager di successo. Si tratta di unire la precisione di un analista finanziario con l'empatia di un mediatore, per costruire un profilo professionale completo e ricercatissimo sul mercato.

Scegliere il percorso formativo giusto per te

Contrariamente a quello che molti pensano, non esiste un'unica laurea obbligatoria per diventare un property manager di successo. Certo, un titolo in discipline economiche, giuridiche o in ingegneria gestionale è una base solidissima, ma non è l'unica strada. Oggi il mercato del lavoro valorizza enormemente le competenze pratiche e la specializzazione.

Questo significa che anche chi arriva da percorsi completamente diversi può costruirsi una carriera brillante. La condizione? Investire in una formazione mirata. La vera chiave è scegliere corsi e certificazioni che non ti diano solo nozioni teoriche, ma strumenti concreti da applicare subito alla realtà del mercato immobiliare italiano.

Corsi di specializzazione e master

I corsi professionalizzanti sono la via più diretta per mettere in cassaforte le competenze specifiche che il settore richiede. Ce n'è per tutti i gusti: dai percorsi brevi di qualche decina di ore fino a master molto più strutturati.

Quando ne valuti uno, non fermarti al programma. Ovviamente è importante che copra gli aspetti fondamentali – dalla gestione dei contratti al marketing immobiliare – ma ci sono altri fattori altrettanto decisivi.

  • Il corpo docenti: Cerca corsi tenuti da chi il property manager lo fa di mestiere. Un professionista attivo porterà in aula esempi reali, casi studio vissuti sulla propria pelle e una visione pragmatica che nessun libro di testo potrà mai darti.
  • Opportunità di networking: Un buon corso ti mette in contatto con altri aspiranti manager e con professionisti già affermati. Queste relazioni sono oro colato per scambiare idee, trovare collaborazioni e, perché no, anche i tuoi primi clienti.
  • Focus sulla tecnologia: Assicurati che il programma dedichi ampio spazio agli strumenti digitali. La gestione immobiliare moderna si poggia su software e app che ottimizzano ogni singolo processo. Un corso che ignora questo aspetto è un corso già vecchio.

Le certificazioni che fanno la differenza

Oltre ai corsi, ci sono le certificazioni professionali, che attestano le tue competenze a livello nazionale o internazionale. Non sono solo un "bollino" da aggiungere al curriculum, ma una vera e propria garanzia di professionalità per i tuoi futuri clienti.

Avere una certificazione dimostra che hai superato un esame standardizzato, che ti impegni a seguire un codice etico e a tenerti sempre aggiornato. Questo ti distingue immediatamente dalla concorrenza, soprattutto quando ti proponi a proprietari di immobili di un certo valore che cercano un partner di cui potersi fidare ciecamente.

In un settore dove le normative cambiano alla velocità della luce e le tecnologie si evolvono di continuo, la formazione non è un evento una tantum, ma un processo continuo. L'investimento che fai oggi sulla tua preparazione è il fondamento della tua credibilità e del tuo successo di domani.

Capire la complessità del mercato italiano è essenziale. Per gestire un immobile in modo efficace servono profonde conoscenze tecniche e amministrative, soprattutto se pensiamo ai costi che i proprietari devono sostenere. In media, la manutenzione di una proprietà in Italia costa circa 3.000 euro all'anno, tasse e utenze escluse. Questo numero fa capire quanto sia cruciale una gestione competente per ottimizzare le spese e massimizzare la rendita. Per un'analisi più approfondita del mercato immobiliare, puoi dare un'occhiata ai dati della Banca d'Italia.

L'importanza di non smettere mai di imparare

Il percorso non finisce con un attestato in mano. Le leggi sulla locazione, le normative fiscali e le tecnologie di gestione sono in perenne evoluzione. Per restare competitivi, è fondamentale partecipare a webinar, workshop e convegni di settore.

Soprattutto, la tecnologia gioca un ruolo sempre più centrale. Strumenti come Nowcheckin sono diventati indispensabili per chi gestisce strutture ricettive, perché automatizzano processi che un tempo erano lunghi e pieni di possibili errori. Imparare a usare queste soluzioni non è solo un modo per essere più efficiente, ma ti permette di offrire un servizio di livello superiore. Pensa a come l'automazione completa della registrazione ospiti 24/7 possa liberare il tuo tempo, permettendoti di concentrarti sulla crescita del tuo portafoglio immobiliare.

Scegliere il percorso formativo giusto significa costruire un bagaglio di conoscenze solido e sempre aggiornato. È un mix di studio formale, certificazioni riconosciute e un impegno costante per capire le nuove dinamiche di mercato e le tecnologie emergenti. Questa è la vera ricetta per distinguersi e avere successo.

Gli strumenti digitali per una gestione più intelligente

Dimentica faldoni polverosi, agende cartacee e fogli di calcolo che non finiscono mai. Oggi, un property manager che si rispetti ha a disposizione un arsenale di strumenti digitali che trasformano un lavoro complesso in un’attività fluida, efficiente e, diciamolo, molto meno stressante.

Abbracciare la tecnologia non è più una scelta, ma il requisito base per restare competitivi e offrire un servizio che faccia davvero la differenza. La digitalizzazione ha spostato il focus dalle attività manuali e ripetitive alla strategia e alla cura del cliente. Gestire tutto da uno smartphone non è solo una comodità, è una vera rivoluzione operativa.

Il cuore pulsante del sistema: i software gestionali (PMS)

Al centro dell'ecosistema di ogni property manager c'è lui: il Property Management System (PMS). Non pensare a un semplice database. Immaginalo come un vero e proprio centro di comando da cui puoi pilotare ogni singolo aspetto del tuo portafoglio immobiliare.

Un PMS fatto bene ti permette di avere tutto sotto controllo, centralizzando informazioni che prima erano sparse in decine di file diversi.

  • Contratti e scadenze: Tieni traccia di tutti i contratti, delle date di rinnovo, delle disdette e degli adeguamenti ISTAT senza più usare post-it.
  • Contabilità senza mal di testa: Registra incassi, pagamenti, spese di manutenzione e genera report finanziari chiari da girare ai proprietari in un click.
  • Comunicazioni archiviate: Salva tutte le conversazioni con inquilini e fornitori. Uno storico così è oro puro in caso di contestazioni.

Avere un sistema del genere significa abbattere il rischio di errori e dimenticanze. Significa poter rispondere in pochi secondi a un proprietario, dandogli dati precisi e aggiornati. È così che si costruisce un rapporto basato sulla trasparenza e la fiducia.

Se vuoi farti un'idea più chiara, la nostra guida sui migliori software per la gestione degli affitti brevi offre un'ottima panoramica.

L'automazione: il vero cambio di passo

Se il PMS è il cuore, l'automazione è il motore che fa correre la tua attività. L'obiettivo è semplice: delegare alle macchine i compiti noiosi e ripetitivi per liberare il tuo tempo e le tue energie. Pensa solo a quante ore butti via ogni settimana in attività a basso valore aggiunto.

È qui che entrano in gioco soluzioni specifiche che potenziano il tuo modo di lavorare. Il check-in degli ospiti in una casa vacanze è l'esempio perfetto: un processo che richiede tempo, precisione e una bella dose di pazienza.

Strumenti come Nowcheckin nascono proprio per risolvere questo problema.

Adottare tecnologie di automazione non significa sostituire il tocco umano, ma esaltarlo. Quando un'app si occupa della burocrazia, tu hai più tempo per accogliere un ospite con un sorriso, dargli consigli personalizzati e creare un'esperienza che non dimenticherà.

Grazie a un'interfaccia intuitiva, la registrazione diventa un gioco da ragazzi.

L'app estrae i dati da un documento con una semplice foto, rendendo il processo quasi istantaneo. Questo non solo riduce i tempi di check-in fino al 70%, ma garantisce anche la conformità normativa automatica, inviando i dati alle autorità competenti senza che tu debba fare nulla.

Cosa ci riserva il futuro? Le tecnologie emergenti

Il mondo della tecnologia corre veloce, e un property manager che vuole guardare avanti deve tenere d'occhio le innovazioni che stanno già cambiando le regole del gioco.

I dati parlano chiaro: circa il 65% delle aziende immobiliari in Italia ha già iniziato a usare sistemi di intelligenza artificiale per lo screening dei potenziali inquilini. Non solo: i pagamenti digitali degli affitti sono cresciuti del 18% nell'ultimo anno. Questi numeri non sono solo statistiche, ma la prova che la tecnologia è diventata un pilastro della gestione moderna.

Ecco alcune delle tecnologie che stanno prendendo sempre più piede:

  1. Serrature intelligenti (Smart Lock): Generi codici d'accesso temporanei per ospiti o manutentori, dicendo addio al problema delle chiavi fisiche e aumentando la sicurezza.
  2. Sensori IoT (Internet of Things): Piccoli dispositivi che monitorano la casa e ti avvisano sullo smartphone in caso di perdite d'acqua o fumo, prima che un piccolo problema diventi un disastro.
  3. Tour virtuali e realtà aumentata: Strumenti potentissimi per mostrare un immobile a distanza in modo immersivo, velocizzando la ricerca dell'inquilino perfetto.

Imparare a integrare questi strumenti è ciò che fa la differenza tra un professionista qualunque e uno al passo con i tempi. Significa offrire un servizio più sicuro, reattivo e trasparente. E, in definitiva, significa far crescere il tuo business. L'investimento in tecnologia non è una spesa, ma il miglior acceleratore che puoi dare alla tua attività.

Come dare il via alla tua attività di property manager

Bene, hai le competenze, la formazione e gli strumenti giusti. Ora è il momento di mettere tutto a frutto e trasformare la preparazione in un'attività reale e, soprattutto, redditizia. Lanciare la propria carriera da property manager indipendente non è solo questione di saper gestire immobili, ma richiede un bel mix di pianificazione burocratica e visione strategica. Bisogna saper costruire e far crescere un vero e proprio business.

I primi passi burocratici

Il primo ostacolo, come spesso accade in Italia, è quello amministrativo. Per poter operare come un vero professionista, devi regolarizzare la tua posizione fiscale. Il passaggio chiave? L'apertura della Partita IVA.

Qui la scelta del codice ATECO corretto è un momento decisivo. Di solito, ci si orienta verso codici legati ai servizi di consulenza immobiliare o alla gestione di proprietà per conto terzi. Il mio consiglio spassionato è quello di consultare un commercialista: saprà indicarti il regime fiscale più adatto a te, come il forfettario, che per chi inizia offre semplificazioni non da poco.

Definire la strategia di business

Una volta sistemate le scartoffie, è ora di iniziare a pensare come un imprenditore. Questo significa prendere decisioni che tracceranno la rotta della tua attività.

Il primo punto all'ordine del giorno è il tuo modello di pricing. Ci sono principalmente due strade:

  • Tariffa a percentuale: È la più diffusa nel settore. Si trattiene una percentuale, che di solito oscilla tra il 10% e il 20%, sugli affitti che incassi per il proprietario. Questo modello è ottimo perché allinea i tuoi interessi con i suoi: più guadagna lui, più guadagni tu.
  • Canone fisso mensile: Questa opzione ti garantisce entrate stabili e prevedibili, a prescindere da quanto l'immobile sia occupato. È una soluzione che piace molto ai proprietari che vogliono costi certi e un budget ben definito, senza sorprese.

Quale scegliere? Non c'è una risposta universale. Dipende molto dal tipo di immobili che gestirai e dal tuo approccio personale. Spesso, la soluzione migliore è un modello ibrido, personalizzato sulle esigenze del singolo cliente. Se, ad esempio, ti stai orientando verso le strutture ricettive, ti sarà utile capire cosa serve per aprire un B&B per avere un quadro più chiaro di quel mercato specifico.

Identificare il cliente ideale e trovarlo

Chi vuoi che sia il tuo cliente? Rispondere a questa domanda guiderà ogni tua azione di marketing. Potresti decidere di specializzarti in:

  • Appartamenti per turisti e affitti brevi: Un mercato super dinamico, che richiede grande reattività e l'uso di tecnologie per gestire accoglienza e prenotazioni.
  • Immobili commerciali: Parliamo di uffici, negozi, magazzini. Qui le dinamiche cambiano completamente, con contratti a lungo termine e necessità diverse.
  • Residenze per studenti o lavoratori: Un segmento con bisogni molto specifici, come la flessibilità dei contratti e la richiesta di determinati servizi.

Una volta che hai ben chiaro il tuo target, devi fare in modo che ti trovi. All'inizio, il networking è il tuo migliore amico. Partecipa a eventi del settore, stringi collaborazioni con le agenzie immobiliari della tua zona e costruisci una solida presenza online, specialmente su LinkedIn. Condividi contenuti utili, fai vedere che sai il fatto tuo e fai capire ai proprietari perché dovrebbero affidare a te il loro patrimonio.

Un servizio impeccabile è il tuo miglior biglietto da visita. I primi clienti soddisfatti diventeranno i tuoi più grandi sostenitori, generando un passaparola che vale più di qualsiasi campagna pubblicitaria.

Costruire la tua reputazione online è un passo che non puoi saltare. Chiedi recensioni, crea un sito web semplice ma professionale dove mostri i tuoi servizi e i risultati che hai ottenuto. Il tuo personal branding non è un capriccio, ma lo strumento principale per attrarre nuovi proprietari e far decollare la tua carriera. La fiducia si guadagna un passo alla volta, con professionalità, trasparenza e risultati concreti.

Diventa un property manager di successo: risposte alle tue domande

Mettersi in proprio e avviare una nuova carriera è sempre un salto nel vuoto, pieno di dubbi e incertezze. È normale. Per aiutarti a fare il primo passo con più sicurezza, ho messo insieme le domande più comuni che si fa chiunque voglia diventare property manager, con risposte dirette e nate dall'esperienza.

Serve per forza una laurea specifica?

No, mettiamolo subito in chiaro: la legge non richiede una laurea specifica per fare il property manager. Detto questo, un background in materie economiche, giuridiche o anche tecniche può essere una marcia in più non da poco, specialmente all'inizio. Ti aiuta a partire con il piede giusto.

Ma la vera differenza, quella che costruisce la fiducia e convince un proprietario ad affidarti il suo patrimonio immobiliare, la fanno l'esperienza sul campo e i corsi di formazione mirati. È lì che si impara il mestiere.

Quanto si guadagna, in media?

Lo stipendio di un property manager può cambiare parecchio a seconda dell'esperienza, della città in cui lavori e, ovviamente, del valore degli immobili che gestisci. Un profilo junior, appena partito, può realisticamente aspettarsi un compenso annuo che si aggira intorno ai 25.000-30.000 €.

Man mano che l'esperienza cresce e il portafoglio si allarga, un professionista affermato può tranquillamente superare i 60.000 € all'anno. A questa cifra, poi, si aggiungono spesso bonus e incentivi legati ai risultati concreti, come il tasso di occupazione degli immobili o la soddisfazione dei clienti.

Come trovo i miei primissimi clienti?

All'inizio, la parola d'ordine è una sola: rete. Devi costruire una solida rete di contatti nella tua zona. Parla con le agenzie immobiliari, vai agli eventi di settore, usa piattaforme come LinkedIn per farti conoscere come un professionista serio.

Un buon trucco è offrire i tuoi servizi a una tariffa leggermente più bassa per i primi incarichi. L'obiettivo non è guadagnare subito cifre folli, ma costruire un portfolio solido, fatto di casi di successo e recensioni a cinque stelle. Ricorda sempre che un cliente felice è il tuo miglior biglietto da visita: il passaparola che nasce da un lavoro ben fatto è l'arma di marketing più potente che hai.

C'è un software di cui non posso fare a meno?

Per essere davvero efficiente e competitivo oggi, devi pensare in termini di automazione. Avere uno strumento specifico per la gestione degli affitti brevi e delle strutture ricettive non è più un lusso, è una necessità.

Un software di gestione non è una spesa, ma un investimento strategico sul tuo tempo. Automatizzare le attività ripetitive ti libera le mani per concentrarti su ciò che fa davvero crescere il business: trovare nuovi clienti e massimizzare la resa degli immobili.

Piattaforme come Nowcheckin nascono proprio per questo. Gestiscono tutto il processo di registrazione degli ospiti, dalla raccolta dei dati fino all'invio telematico alle autorità, azzerando quasi del tutto gli errori umani e togliendoti di mezzo un sacco di scartoffie. Questo significa avere più tempo da dedicare alla cura delle relazioni e alla crescita della tua attività. Se gestisci strutture extralberghiere, la nostra guida su come registrare gli ospiti in un B&B ti darà altri spunti pratici.

Porta la tua gestione al livello successivo

Speriamo che questa guida ti abbia fornito una roadmap chiara su come diventare property manager. Ricorda che il successo in questo campo si basa su un mix di competenze tecniche, abilità relazionali e, sempre di più, sull'uso intelligente della tecnologia. Automatizzare le procedure ripetitive non è solo un modo per risparmiare tempo, ma è una scelta strategica per offrire un servizio migliore e concentrarti sulla crescita del tuo business.

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