Guida ai contratti di locazione brevi per proprietari

published on 30 September 2025

Stai pensando di mettere a reddito il tuo immobile affittandolo per brevi periodi? Il mondo degli affitti brevi ruota tutto attorno ai cosiddetti contratti di locazione brevi: accordi pensati per soggiorni che non superano i 30 giorni consecutivi, ideali soprattutto per chi viaggia per turismo. Il problema? La gestione manuale di ogni check-in, tra raccolta documenti e comunicazioni obbligatorie, può trasformare questa opportunità in un incubo burocratico.

Rispetto ai classici contratti a lungo termine, questi ti offrono una marcia in più in termini di flessibilità, permettendoti di gestire la tua proprietà in modo molto più dinamico e reattivo. E con strumenti come Nowcheckin, puoi automatizzare le procedure più noiose, liberando tempo prezioso per concentrarti sull'ospitalità.

Capire i contratti di locazione brevi in pratica

Gestire una proprietà per affitti brevi significa entrare in un mercato vivace, dove l'agilità è la vera chiave del successo. Il contratto di locazione breve è lo strumento che mette nero su bianco questo rapporto, dandoti un vantaggio enorme rispetto alle locazioni tradizionali, come il classico 4+4.

Questa flessibilità, in pratica, ti consente di:

  • Adattare i prezzi in base alla stagione, agli eventi in città o semplicemente alla domanda del momento.
  • Gestire la disponibilità del tuo immobile con molta più libertà, decidendo tu quando affittare e quando, magari, tenerlo per te.
  • Massimizzare i guadagni sfruttando al massimo i periodi di alta richiesta.

Ma attenzione: dietro questa apparente semplicità si nascondono regole ben precise, nate per tutelare sia te, in quanto proprietario, sia i tuoi ospiti. Capire a fondo questi obblighi è il primo, fondamentale passo per lavorare in totale sicurezza e legalità, trasformando quello che potrebbe essere un rischio in un'opportunità di business solida e profittevole.

Distinzioni chiave tra locazione breve e tradizionale

Per cogliere al volo le differenze principali tra i due tipi di contratto, ho preparato una tabella che li mette a confronto diretto.

Locazione breve vs tradizionale a confronto

Una tabella per cogliere al volo le differenze principali tra i due tipi di contratto.

Caratteristica Contratto di Locazione Breve Contratto di Locazione Tradizionale
Durata Massima di 30 giorni consecutivi Minima di 4 anni (4+4) o 3 anni (3+2)
Registrazione Non obbligatoria (salvo casi specifici) Obbligatoria presso l'Agenzia delle Entrate
Flessibilità Massima (prezzi e disponibilità variabili) Limitata dalla durata e dalle clausole contrattuali
Uso Principalmente turistico o transitorio Residenziale stabile (abitazione principale)
Fisco Opzione per cedolare secca al 21% (o 26%) Cedolare secca o tassazione IRPEF

Come puoi vedere, il contratto breve si fa notare per la sua agilità e per una burocrazia decisamente più snella, il che lo rende perfetto per una gestione dinamica e moderna.

L'infografica qui sotto riassume visivamente questi concetti, mettendo in evidenza durata, obblighi fiscali e flessibilità.

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Come mostra bene l'immagine, l'assenza dell'obbligo di registrazione e una maggiore libertà contrattuale sono i veri punti di forza della locazione breve.

Tuttavia, c'è un adempimento che non puoi assolutamente trascurare, a prescindere dalla durata: la registrazione degli ospiti alla Questura. Si tratta di un obbligo di legge cruciale per la sicurezza pubblica. La buona notizia è che oggi esistono soluzioni digitali che possono automatizzare completamente questa procedura, togliendoti un bel peso.

L'automazione della comunicazione alla Questura non solo azzera il rischio di errori umani e sanzioni, ma ti libera anche tempo prezioso. Invece di passare minuti a compilare moduli per ogni check-in, puoi dedicarti a ciò che conta davvero: accogliere al meglio i tuoi ospiti.

È interessante notare che, nonostante la loro enorme popolarità, gli affitti brevi rappresentano ancora una fetta relativamente piccola del mercato immobiliare complessivo. Stando al Rapporto Immobiliare Residenziale dell'Agenzia delle Entrate, i contratti di affitto residenziale "classici" superano di gran lunga quelli a breve termine in tutte le principali città italiane.

Questo ci dice che il mercato tradizionale ha ancora una posizione dominante. Per chi si occupa di affitti brevi, significa una cosa sola: la professionalità e una gestione impeccabile sono fondamentali per distinguersi in un settore così competitivo. Se vuoi approfondire questo aspetto, ti consiglio di scoprire di più sull'analisi del mercato residenziale italiano.

Navigare la normativa per gli affitti brevi

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Quando si parla di affitti brevi, la prima cosa da capire è che, sebbene tutto sia più agile rispetto ai contratti tradizionali, ci si muove comunque in un quadro di regole precise. Conoscerle non è un peso, ma un vantaggio.

Gestire la normativa con consapevolezza significa proteggere il proprio business, garantire sicurezza agli ospiti e trasformare quelli che sembrano ostacoli burocratici in un segno di professionalità. Ti assicura di operare sempre nel modo giusto, senza brutte sorprese.

Il punto di partenza per tutti è il Decreto Legge 50/2017, che ha messo ordine nel settore. Attenzione però: questa è la base nazionale. Ogni regione può poi aggiungere le sue regole, quindi un controllo a livello locale è sempre una mossa intelligente.

Vediamo insieme quali sono i paletti fondamentali che ogni proprietario in Italia deve rispettare.

Obblighi di comunicazione alla Questura

Questo è un punto non negoziabile. Che l'ospite si fermi una notte o venti, la legge impone di comunicare le sue generalità alla Polizia di Stato. Questo adempimento, che molti conoscono come l'invio delle "schedine alloggiati", va fatto entro 24 ore dal suo arrivo.

Tutto si svolge online, tramite il portale Alloggiati Web. Ometterlo non è un'opzione, perché si rischiano sanzioni penali. Capirai bene che, se hai check-in frequenti, inserire a mano i dati di ogni singolo ospite diventa un'operazione che ti ruba un sacco di tempo.

La compilazione manuale non è solo lenta. Il vero problema è il rischio di sbagliare. Basta un numero di documento trascritto male o una data di nascita errata per invalidare la comunicazione, esponendoti a controlli. Automatizzare questo passaggio è la chiave per dormire sonni tranquilli.

Ed è proprio qui che la tecnologia ci viene in soccorso. Pensa a un'app come Nowcheckin: scatti una foto al documento dell'ospite e il sistema fa tutto da solo. Estrae i dati in sicurezza e li compila sul portale Alloggiati Web, riducendo i tempi del check-in fino al 70% e azzerando il rischio di errori.

Se vuoi approfondire tutti i passaggi, dai un'occhiata alla nostra guida completa sugli adempimenti del proprietario per le locazioni brevi.

Il Codice Identificativo Nazionale (CIN)

Tra le novità più importanti degli ultimi anni c'è sicuramente il Codice Identificativo Nazionale (CIN). Si tratta di un codice alfanumerico che identifica in modo unico ogni casa destinata agli affitti brevi.

Il suo scopo è molto chiaro e va in due direzioni:

  • Tracciabilità: Aiuta a monitorare le locazioni, combattendo così l'abusivismo e l'evasione fiscale.
  • Trasparenza: Sei obbligato a esporlo su ogni annuncio online (come su Airbnb o Booking) e all'interno dell'appartamento. Per l'ospite, è una garanzia di legalità.

Per avere il CIN, devi presentare una richiesta online al Ministero del Turismo, fornendo i dati catastali dell'immobile e assicurando di essere in regola con i requisiti di sicurezza, come la presenza di estintori e rilevatori di gas.

La gestione burocratica diventa semplice

Comunicazione alla Questura, ottenimento del CIN, adempimenti regionali... la lista può spaventare. Ma oggi, grazie agli strumenti giusti, questi obblighi si trasformano in semplici attività di routine.

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Un sistema di gestione digitale non si limita a inviare i dati. Centralizza tutta la documentazione. Ad esempio, la conservazione digitale delle ricevute di invio ad Alloggiati Web, come fa Nowcheckin, ti libera dalla scocciatura di stampare e archiviare scartoffie. Avrai un archivio digitale, ordinato e sempre a portata di mano in caso di controlli.

Passare al digitale non è più una scelta. È una necessità per chi vuole gestire la propria attività in modo efficiente, sicuro e, soprattutto, senza stress.

Tasse e cedolare secca: facciamo chiarezza

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Affrontiamo ora uno degli argomenti che, lo so bene, tiene svegli la notte molti proprietari: le tasse. La buona notizia è che, con le giuste informazioni, la fiscalità dei contratti di locazione brevi non è un labirinto di dubbi, ma un percorso chiaro e assolutamente gestibile.

Capire come dichiarare i redditi degli affitti è il primo passo per evitare brutte sorprese e, perché no, ottimizzare i guadagni. In Italia, le strade principali sono due, ognuna con i suoi pro e contro.

Scegliere il regime fiscale giusto può fare una differenza enorme sul tuo rendimento netto. Per questo è fondamentale guardare bene le carte che hai in mano.

La cedolare secca: la via più semplice

L'opzione più gettonata da chi gestisce locazioni turistiche è, senza dubbio, la cedolare secca. Si tratta di un regime fiscale che va a sostituire l'IRPEF e le addizionali, togliendo di mezzo anche l'imposta di registro e di bollo. Semplice, no?

In pratica, è un'imposta fissa che si applica direttamente sull'incasso lordo della locazione. Le aliquote da tenere a mente sono:

  • Aliquota al 21%: Si applica sui redditi derivanti dall'affitto del primo immobile che metti a reddito.
  • Aliquota al 26%: Si applica per gli immobili successivi al primo, cioè dal secondo al quarto.

Il suo grande vantaggio è che semplifica enormemente la vita, sia nel calcolo delle imposte sia nel ridurre il carico di scartoffie.

Scegliere la cedolare secca significa scegliere la tranquillità. Non devi più impazzire con calcoli di scaglioni IRPEF o preoccuparti di imposte aggiuntive. Tutto si riduce a un'unica aliquota, rendendo la gestione finanziaria molto più prevedibile.

Questa chiarezza è un fattore chiave in un mercato che, come dimostrano le recenti analisi, preferisce di gran lunga le formule contrattuali agili. Pensa che i volumi dei contratti residenziali sono cresciuti solo grazie alle locazioni flessibili, mentre i contratti a lungo termine sono calati del 2,6%. Se vuoi farti un'idea più precisa, puoi scoprire di più sull'andamento del mercato delle locazioni e capire meglio il trend.

E la tassazione ordinaria IRPEF?

L'alternativa è la classica tassazione ordinaria IRPEF. Qui il discorso cambia: il reddito dell'affitto si somma a tutti gli altri tuoi redditi (da lavoro, pensione, ecc.) e viene tassato secondo gli scaglioni progressivi previsti dalla legge.

Facciamo un esempio pratico per vederci chiaro.

Scenario:

  • Incasso annuo da locazione breve: 10.000 €
  • Aliquota cedolare secca: 21%
  • Aliquota media IRPEF (ipotetica): 27%
Regime Fiscale Calcolo Imposta Imposta Totale Dovuta
Cedolare Secca 10.000 € * 21% 2.100 €
Tassazione IRPEF 10.000 € * 27% 2.700 €

Come vedi, in questo caso la cedolare secca è decisamente più conveniente. La tassazione ordinaria potrebbe avere senso solo in situazioni particolari, per esempio se hai molte detrazioni fiscali che possono abbattere il tuo reddito imponibile totale.

Occhio alla ritenuta d'acconto delle piattaforme

Un altro pezzo del puzzle da non trascurare è la ritenuta d'acconto applicata dai portali online come Airbnb o Booking.com. Quando una di queste piattaforme agisce da sostituto d'imposta, è obbligata per legge a trattenere il 21% sui pagamenti che ti versa.

Questa somma viene girata direttamente allo Stato a nome tuo. Quando farai la dichiarazione dei redditi, ti basterà indicare l'importo già versato per scalarlo dalle imposte totali. È un meccanismo pensato per combattere l'evasione e semplificare gli adempimenti per noi proprietari.

La gestione fiscale, però, non finisce qui. C'è anche la tassa di soggiorno, che merita un capitolo a parte. Se vuoi approfondire l'argomento, ti consiglio la nostra guida su cos'è e come funziona la tassa di soggiorno.

Una gestione finanziaria ottimale passa anche dall'efficienza. Automatizzare compiti ripetitivi, come la registrazione degli ospiti, ti libera tempo prezioso. Pensa che Nowcheckin, per esempio, gestisce in automatico l'invio dei dati alle autorità, azzerando il rischio di errori e garantendo piena conformità normativa. E questo, te lo assicuro, è un tassello fondamentale anche per una gestione fiscale serena e senza intoppi.

Un contratto di locazione a prova di imprevisti

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Un contratto di locazione breve fatto come si deve non è la solita scartoffia burocratica, ma il tuo migliore amico nella gestione degli affitti. Immaginalo come il libretto di istruzioni del soggiorno: più è chiaro e dettagliato, meno spazio lasci a dubbi, fraintendimenti o, nel peggiore dei casi, a brutte sorprese.

Da un lato, un accordo solido ti protegge da eventuali danni o comportamenti poco corretti. Dall'altro, tutela anche l'ospite, dandogli un quadro trasparente e onesto di cosa aspettarsi. Questo approccio è il primo, fondamentale passo per costruire un rapporto di fiducia e assicurare un'esperienza serena a entrambi.

Certo, scriverlo richiede un po' di attenzione, ma ti assicuro che quello sforzo iniziale ti ripagherà con tanta tranquillità in più durante la gestione.

Gli elementi che non possono assolutamente mancare

Per funzionare davvero, ogni contratto di locazione breve deve poggiare su alcune colonne portanti. Sono questi gli elementi che definiscono i paletti dell'accordo e prevengono le discussioni più comuni.

  • Identificazione delle parti: Sembra scontato, ma è cruciale. Vanno inseriti i dati anagrafici completi sia tuoi (locatore) che dell'ospite (conduttore), senza dimenticare codici fiscali e riferimenti a un documento d'identità.
  • Descrizione precisa dell'immobile: Non basta l'indirizzo. Aggiungi i dati catastali, il numero di stanze, le pertinenze (come il posto auto o il giardino) e un elenco di tutte le dotazioni che offri, dal Wi-Fi all'aria condizionata, fino agli elettrodomestici.
  • Durata del soggiorno: Metti nero su bianco le date esatte di arrivo e partenza. Un consiglio spassionato? Specifica anche gli orari per il check-in e il check-out. Ti salverà la vita per organizzare le pulizie e accogliere i nuovi arrivati senza stress.
  • Corrispettivo e modalità di pagamento: Scrivi chiaramente l'importo totale dell'affitto e come intendi riceverlo (bonifico, carta, contanti nei limiti di legge). Se nel tuo comune è prevista, indica anche la cifra esatta della tassa di soggiorno.

Questi punti sono lo scheletro del tuo contratto, la base solida che rende l'accordo a prova di equivoci.

Clausole "salvavita" per una gestione senza sorprese

Oltre agli elementi base, ci sono alcune clausole che fanno davvero la differenza tra una gestione "alla buona" e una da vero professionista. Inserirle nel contratto significa giocare d'anticipo sui problemi, avendo già la soluzione pronta.

Una delle più importanti riguarda il deposito cauzionale. Definisci l'importo, come va versato e, soprattutto, entro quanto tempo lo restituirai. Metti bene in chiaro che verrà trattenuto, del tutto o in parte, solo se ci sono danni reali e verificati all'appartamento o a ciò che contiene.

Un consiglio da chi ci è passato: allega al contratto un inventario dettagliato, da far firmare a entrambi al momento del check-in. È il tuo scudo più potente contro le contestazioni. Fotografa e fai una lista di tutto, dalle stoviglie ai mobili, descrivendone le condizioni. Questo piccolo documento trasforma qualsiasi discussione su un danno da "secondo me" a un dato di fatto oggettivo.

Altrettanto fondamentale è includere un regolamento della casa semplice e diretto. Non vederlo come un elenco di divieti, ma più come una guida per una convivenza civile e rispettosa.

Pensa a regole pratiche su:

  • Fumo: Si può fumare solo fuori?
  • Animali domestici: Sono i benvenuti? Ci sono limiti di taglia?
  • Ospiti extra: È permesso invitare persone non registrate?
  • Orari di silenzio: Specifica le fasce orarie per non disturbare i vicini.
  • Gestione dei rifiuti: Dai istruzioni chiare per la raccolta differenziata.

Queste poche regole, scritte nero su bianco, eliminano i classici "ma io non lo sapevo" e mettono subito in chiaro le aspettative.

Un'ultima cosa: raccogliere i documenti degli ospiti non è solo una buona pratica, ma un obbligo di legge per la comunicazione alla Questura. Per non impazzire con trascrizioni manuali e rischiare errori, gli strumenti digitali sono ormai indispensabili. Usare un'app per la gestione ospiti 24/7 come Nowcheckin ti permette di acquisire i dati dai documenti in automatico e in totale sicurezza, garantendo una conformità normativa automatica senza fatica. Non solo ti semplifica la burocrazia, ma dà ai tuoi ospiti un'immagine di grande professionalità e attenzione.

Dalla teoria alla pratica: ottimizzare la gestione e l'esperienza dell'ospite

Avere un contratto blindato e una fiscalità in ordine è il punto di partenza, ma la vera partita si gioca sul campo, nella gestione di ogni giorno. Sono le piccole grandi cose — dall'accoglienza alle pulizie — a trasformare un semplice soggiorno in un'esperienza da ricordare, di quelle che fanno piovere recensioni a cinque stelle.

Il primo impatto è tutto, e nel nostro mondo il biglietto da visita è il check-in. Un arrivo semplice, veloce e senza stress mette subito l'ospite a proprio agio. Al contrario, attese infinite o procedure macchinose possono creare un'impressione negativa difficile da cancellare.

Dare una svolta all'accoglienza con il check-in digitale

Siamo onesti: l'accoglienza tradizionale, con lo scambio fisico delle chiavi e la compilazione a mano dei documenti, ha i suoi limiti. Diventa un vero incubo se gestisci più appartamenti o se non vivi proprio dietro l'angolo. Ti costringe a essere sempre disponibile, pronto a scattare per un arrivo in piena notte o per un ritardo imprevisto.

È qui che la tecnologia ci viene in soccorso, cambiando completamente le regole del gioco.

Immagina un sistema dove i tuoi ospiti possono inviare i documenti in anticipo, comodamente da casa e in totale sicurezza. Questo non solo riduce i tempi di attesa all'arrivo del 70%, ma elimina del tutto le code e lo stress legato alla trascrizione manuale dei dati.

Un'applicazione pensata per questo, come quelle che ho analizzato nella mia guida sulle migliori app per il check-in online, ti permette di offrire una gestione degli ospiti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza che tu debba essere fisicamente lì. Questa automazione non solo migliora da matti l'esperienza di chi arriva, ma regala a te, host, una libertà operativa che non ha prezzo.

Pulizia, manutenzione, emergenze: la gestione deve essere impeccabile

Un check-in perfetto è solo l'inizio. La qualità che l'ospite percepisce dipende da tanti altri ingranaggi che devono girare alla perfezione, come in un orologio svizzero.

  • Pulizia professionale: L'igiene non è un dettaglio, è il dettaglio. Affidarsi a un servizio di pulizia serio garantisce uno standard elevato e costante, un fattore che pesa tantissimo sulle recensioni.
  • Manutenzione preventiva: Non aspettare che si rompa la lavatrice. Controlli periodici a impianti, elettrodomestici e arredi evitano brutte sorprese e dimostrano una cura che l'ospite noterà.
  • Gestione delle emergenze: Prepara una lista chiara di contatti utili (il tuo numero, un idraulico di fiducia, i numeri di emergenza locali) e lascia istruzioni semplici per le situazioni più comuni, come un blackout improvviso.

Un'organizzazione di questo tipo non solo previene i problemi, ma comunica all'ospite un messaggio fondamentale: "Sei in buone mani". Questo fa tutta la differenza in un mercato competitivo. Basti pensare che a Milano, come rivelano alcuni dati, gli annunci per affitti brevi rappresentano solo l'1,8% del totale delle abitazioni. In un contesto del genere, distinguersi con un servizio superiore è la chiave per vincere.

Incoraggiare le recensioni positive: il tuo tesoro più prezioso

Nel mondo degli affitti brevi, le recensioni sono la nostra valuta. Una valutazione positiva non attira solo nuovi ospiti, ma spinge i tuoi annunci più in alto nei risultati di ricerca delle piattaforme.

Per ottenerle, non basta fare il compitino. Devi essere proattivo. Fai un check con gli ospiti durante il soggiorno per sapere se va tutto bene. Alla fine della loro vacanza, manda un messaggio di ringraziamento personalizzato e, con gentilezza, chiedi di lasciare una recensione, spiegando magari quanto sia importante per la tua piccola attività.

Una gestione operativa eccellente, se poi è supportata da strumenti che garantiscono la conformità normativa in automatico come Nowcheckin, crea il terreno fertile per ricevere feedback entusiasti. E da lì, far crescere il tuo business diventa molto più semplice.

Domande frequenti sui contratti di locazione brevi

Quando ci si affaccia al mondo degli affitti brevi, è normale avere un sacco di domande. Anzi, è un buon segno! Significa che vuoi fare le cose per bene. Per questo ho raccolto le domande più comuni che si fanno i proprietari come te, con risposte semplici e dirette, nate dall'esperienza sul campo. L'idea è darti tutti gli strumenti per gestire i tuoi affitti senza ansie e con la massima sicurezza.

Devo registrare un contratto di locazione breve?

Questa è forse la domanda numero uno, e la risposta è uno dei più grandi vantaggi di questa formula: no, non è obbligatorio. Per qualsiasi contratto che duri meno di 30 giorni consecutivi, la legge non ti chiede di registrarlo all'Agenzia delle Entrate.

È una bella semplificazione, che ti fa risparmiare tempo e i costi dell'imposta di registro e di bollo. Però, attenzione a non fare confusione: non registrare il contratto non significa non avere obblighi.

Ci sono due cose che restano assolutamente fondamentali:

  • La comunicazione degli ospiti alla Questura: hai 24 ore di tempo dall'arrivo per inviare i dati tramite il portale Alloggiati Web. È un obbligo di legge per la pubblica sicurezza.
  • La dichiarazione dei redditi: tutti i guadagni derivanti dagli affitti vanno inseriti nella tua dichiarazione annuale. Potrai poi scegliere tra il regime della cedolare secca o la tassazione ordinaria.

Anche se la legge non lo impone, ti consiglio spassionatamente di mettere sempre tutto nero su bianco. Un contratto scritto, anche semplice, definisce le regole del gioco e ti protegge in caso di problemi. È una tutela per te e una forma di serietà verso il tuo ospite.

Cosa faccio se un ospite danneggia l'immobile?

Questa è la paura più grande per chiunque affitti la propria casa. La strategia migliore, come sempre, è giocare d'anticipo. Ci sono due strumenti potentissimi che devi inserire nel tuo contratto: il deposito cauzionale e un inventario fatto come si deve.

Il deposito cauzionale è la tua prima linea di difesa. Nel contratto devi essere chiarissimo su: importo, come viene versato (una pre-autorizzazione su carta di credito è l'ideale) e, soprattutto, le condizioni e i tempi per la restituzione.

Se il danno è evidente e supera l'importo della cauzione, la documentazione diventa la tua migliore amica. Foto scattate prima di ogni check-in e un inventario dettagliato, firmato dall'ospite quando arriva, trasformano una discussione da "la mia parola contro la tua" a una prova concreta. Con questi elementi in mano, hai tutte le carte in regola per agire legalmente e chiedere il risarcimento completo.

Un inventario ben fatto non è una semplice lista. È una descrizione precisa dello stato di mobili, elettrodomestici e arredi. Fidati, è uno scudo potentissimo contro ogni possibile contestazione.

Posso delegare la gestione degli affitti a qualcuno?

Assolutamente sì. Se hai poco tempo, vivi lontano dalla proprietà o semplicemente non hai voglia di occuparti di prenotazioni, pulizie e accoglienza, affidare la gestione a un professionista è una scelta intelligente.

Le opzioni più comuni sono due:

  • Property Manager: una figura specializzata che si occupa di tutto, dalla A alla Z. Pensa agli annunci, al calendario, all'accoglienza degli ospiti, alle pulizie e alla manutenzione ordinaria.
  • Agenzia specializzata: offre servizi molto simili, ma di solito ha un team più strutturato e gestisce un portafoglio di diversi immobili.

Questa è la soluzione perfetta se vuoi trasformare il tuo immobile in una fonte di reddito senza che diventi un secondo lavoro a tempo pieno. Quando scegli a chi affidarti, verifica la sua professionalità e, mi raccomando, metti tutto per iscritto in un contratto di mandato. Questo documento deve specificare nel dettaglio i servizi compresi, le responsabilità di ognuno e le commissioni pattuite. Chiarezza oggi, zero problemi domani.

Come automatizzo l'invio dati alla Questura?

La comunicazione delle generalità degli ospiti al portale Alloggiati Web non è un'opzione, è un obbligo di legge inderogabile. Farlo a mano ogni volta è un'operazione noiosa, che porta via tempo e, peggio ancora, apre la porta a errori di distrazione.

Basta un numero di documento sbagliato per invalidare la comunicazione e rischiare multe salate in caso di controlli. L'unico modo per gestire questo compito in modo efficiente e a prova di errore è l'automazione.

La tecnologia, per fortuna, ha trasformato questo obbligo da incubo burocratico a un processo quasi invisibile. Un software di check-in digitale come Nowcheckin nasce proprio per risolvere questo problema. L'ospite fa una foto al suo documento, l'app estrae i dati in automatico, compila le schedine digitali e le invia alle autorità. Fine.

Questo approccio non solo ti mette al riparo da sanzioni e dimenticanze, ma ti libera ore preziose ogni mese. L'automazione non è più un lusso per pochi, ma uno strumento essenziale per chiunque voglia gestire i contratti di locazione brevi in modo professionale, sicuro e senza stress.

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