Guida al contratto per locazione turistica: tutto quello che devi sapere

published on 04 December 2025

Il contratto per locazione turistica è l'accordo con cui tu, come proprietario (locatore), metti a disposizione un immobile arredato a un ospite (conduttore) per un periodo di tempo definito, con il solo scopo di una vacanza, senza mai fornire servizi extra tipici di un hotel. Questo documento è il pilastro per definire regole chiare e tutele reciproche, anche se parliamo di soggiorni di una manciata di notti. Gestire la burocrazia legata a questi contratti può sembrare un'impresa, ma soluzioni innovative come Nowcheckin nascono proprio per automatizzare questi processi e liberare il tuo tempo.

Perché un contratto scritto è il tuo migliore alleato

Un tablet mostra un 'contratto sicuro' su una scrivania in legno con chiavi, quaderno e pianta.

Immergersi nel mondo delle locazioni turistiche può sembrare un labirinto burocratico. Molti host, soprattutto all'inizio, si chiedono: "Ma per affitti così brevi, serve davvero un contratto scritto?". La risposta, senza mezzi termini, è sì, assolutamente.

Consideralo il primo, fondamentale passo per proteggere te stesso, i tuoi ospiti e il valore del tuo immobile. Non è solo un obbligo, ma una vera e propria occasione per dare un'impronta professionale alla tua attività.

Da semplice obbligo a vera opportunità

Un contratto fatto come si deve previene oltre il 90% delle potenziali discussioni. Pensaci un attimo: senza un accordo scritto, come gestisci questioni spinose come danni alla proprietà, cancellazioni all'ultimo minuto o un numero di ospiti superiore a quello pattuito? Un documento chiaro mette nero su bianco le regole del gioco fin dal primo momento, costruendo un rapporto basato sulla fiducia e la trasparenza.

Il mercato degli affitti brevi è in piena espansione. Solo nel corrente anno, in Italia, abbiamo assistito a un incremento del 9% dei contratti durante l'estate rispetto all'anno prima. Parliamo di circa 3 milioni di posti letto che soddisfano il 40% della domanda extra-alberghiera. Questi numeri non mentono: siamo in un settore vivace, dove distinguersi per serietà e professionalità fa tutta la differenza. Per farti un'idea più precisa del trend, ti consiglio di dare un'occhiata a questo video di approfondimento.

Digitalizzare per semplificare (e vivere meglio)

La gestione di un affitto breve non finisce certo con la firma del contratto. Ci sono poi i check-in da gestire e, soprattutto, la comunicazione obbligatoria dei dati degli ospiti alle autorità. È qui che la tecnologia diventa la tua arma segreta, trasformando un problema in un'opportunità di efficienza. A proposito di normative, capire bene la differenza tra locazione turistica e casa vacanza è cruciale per muoversi correttamente.

Soluzioni come Nowcheckin sono nate proprio per questo: automatizzare completamente queste procedure. L'app ti permette di raccogliere i documenti e inviare i dati ad Alloggiati Web e ISTAT in automatico, tagliando i tempi di check-in del 70% e azzerando il rischio di errori di distrazione.

Questo non significa solo liberarti da compiti noiosi e ripetitivi, ma anche migliorare l'esperienza dei tuoi ospiti, che possono iniziare la loro vacanza subito, senza inutili attese e code alla reception.

Le clausole indispensabili per un contratto a prova di contestazione

Documento con penna, occhiali e cartella arancione con etichetta "CLAUSOLE CHIARE" su scrivania.

Un contratto di locazione turistica fatto come si deve è la tua migliore polizza assicurativa. Pensaci: è una mappa chiara e dettagliata del soggiorno, dove ogni regola è messa nero su bianco per proteggere sia te che i tuoi ospiti da qualsiasi malinteso.

Vediamo insieme, punto per punto, quali sono gli elementi che non possono assolutamente mancare. Non lasciare nulla al caso è la regola d'oro, perché una clausola ben scritta può prevenire il 90% dei problemi più comuni.

Identificazione precisa delle parti

Il primo passo, quello fondamentale, è mettere in chiaro chi sono i protagonisti dell'accordo. Non è una semplice formalità, ma la base legale su cui si regge tutto il contratto.

  • Il locatore (cioè tu, l'host): Inserisci nome, cognome, codice fiscale, data e luogo di nascita, e l'indirizzo di residenza. Se gestisci tramite una società, devi indicare la ragione sociale, la partita IVA e i dati del legale rappresentante.
  • Il conduttore (l'ospite): Raccogli e riporta gli stessi identici dati per la persona che firma il contratto. Importantissimo: specifica anche i nomi di tutti gli altri che alloggeranno con lui. Questo ti mette al riparo da ospiti extra non dichiarati.

Raccogliere questi dati è un obbligo di legge, ma farlo a mano, magari scambiandosi email infinite, è un processo lento e pieno di possibili errori umani.

Un sistema digitale per la raccolta dei documenti prima dell'arrivo ti cambia la vita. Non solo snellisce questa fase, ma ti assicura di avere tutte le informazioni corrette e pronte sia per il contratto che per gli adempimenti burocratici. È un dettaglio che fa la differenza tra una gestione amatoriale e una professionale.

Descrizione dettagliata dell'immobile

L'ospite deve sapere esattamente cosa sta prenotando. Essere trasparenti e precisi qui significa evitare aspettative deluse e lamentele post soggiorno.

Cosa non può mancare in questa sezione:

  • Indirizzo completo: Via, numero civico, scala, interno, CAP e Comune.
  • Dati catastali: Foglio, particella e subalterno. Questi dati, che trovi sulla visura catastale, sono la "carta d'identità" ufficiale dell'immobile.
  • Caratteristiche principali: Specifica il numero di stanze, la presenza di balconi, giardini, posti auto o altre pertinenze.
  • Inventario degli arredi: Allega una lista dettagliata di mobili, elettrodomestici, TV e dotazioni importanti. Questo foglio vale oro in caso di danni o ammanchi al momento del check-out.

Una descrizione accurata è un biglietto da visita che dimostra serietà e mette subito a proprio agio chi prenota.

Regolamentazione del soggiorno

Qui entriamo nel vivo: le regole pratiche della locazione. La chiarezza è tutto, non dare nulla per scontato.

Date e orari
Sii super preciso. Specifica il giorno di inizio e di fine del soggiorno e, cosa fondamentale, gli orari di check-in e check-out. Ad esempio: "Check-in a partire dalle ore 15:00 del giorno XX/XX/XXXX. Check-out tassativamente entro le ore 10:00 del giorno YY/YY/YYYY".

Canone di locazione e pagamenti
Indica l'importo totale del soggiorno e poi dettaglia cosa è compreso (utenze, pulizie finali, biancheria) e cosa invece è escluso (come la tassa di soggiorno o eventuali pulizie extra richieste). Definisci anche le modalità e le scadenze dei pagamenti (acconto alla prenotazione, saldo all'arrivo, ecc.).

Per avere una visione d'insieme, ecco una tabella riassuntiva che ti aiuta a non dimenticare nulla.

Checklist delle clausole fondamentali del contratto

Clausola Essenziale Scopo e Importanza Cosa specificare
Identificazione Parti Stabilisce legalmente chi sono locatore e conduttore. Nomi completi, codici fiscali, residenza di entrambi.
Descrizione Immobile Evita contestazioni su cosa viene affittato. Indirizzo, dati catastali, caratteristiche, inventario arredi.
Durata Soggiorno Definisce i limiti temporali della locazione. Date esatte di inizio/fine, orari di check-in/check-out.
Canone e Pagamenti Chiarisce gli aspetti economici dell'accordo. Importo totale, cosa include/esclude, modalità e scadenze.
Caparra/Deposito Tutela da cancellazioni (caparra) e danni (deposito). Importi precisi e condizioni di trattenuta/restituzione.
Obblighi Ospite Previene comportamenti problematici. Divieto sublocazione, numero massimo occupanti, regole casa.

Avere sotto mano una checklist del genere ti permette di revisionare i tuoi contratti al volo, assicurandoti di essere sempre coperto.

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Caparra e deposito cauzionale: non fare confusione

È un errore comune, ma questi due strumenti hanno funzioni completamente diverse.

  • La caparra confirmatoria: È una somma versata al momento della prenotazione per "bloccare" l'accordo. Se l'ospite annulla, la trattieni. Se sei tu a dover cancellare, devi restituire il doppio della cifra ricevuta.
  • Il deposito cauzionale: È una somma che l'ospite versa all'arrivo (o pre-autorizza su carta) per coprire eventuali danni all'alloggio. Va restituita per intero alla fine del soggiorno, dopo aver controllato che sia tutto a posto.

Specifica sempre l'importo esatto del deposito e le condizioni chiare per la sua restituzione.

Obblighi dell'ospite e regole della casa

Questa è la sezione dove metti le tue regole per prevenire i problemi più comuni. È il cuore della tua tranquillità.

  • Divieto di sublocazione: L'ospite non può affittare a sua volta l'immobile a terzi. Sembra ovvio, ma scriverlo è fondamentale.
  • Numero massimo di occupanti: Ribadisci quante persone sono ammesse. Nessuna in più.
  • Rispetto delle regole condominiali: L'ospite deve rispettare gli orari di silenzio e le norme del palazzo, proprio come farebbe un residente.

La mossa migliore è allegare al contratto un documento separato e ben visibile con le "Regole della Casa". Per una guida completa su come scriverle in modo efficace, puoi leggere il nostro approfondimento sulle regole della casa per affitti brevi.

Includere queste clausole trasforma un semplice accordo in uno strumento potente che garantisce serenità a te e ai tuoi ospiti.

Gestire tasse e burocrazia senza stress

Un contratto per locazione turistica scritto come si deve è il tuo scudo contro le contestazioni, ma la gestione di una proprietà non si ferma certo lì. Anzi, è proprio dopo la firma che inizia il vero percorso: un labirinto di adempimenti normativi e fiscali che ogni host deve conoscere per lavorare in regola ed evitare sanzioni salatissime.

La buona notizia? Una volta capito il meccanismo, tutto diventa routine. Specialmente se ti affidi agli strumenti giusti. Vediamo insieme, passo dopo passo, quali sono gli obblighi principali che ti aspettano.

Comunicazione ospiti alla Questura (Portale Alloggiati Web)

Questo è l'adempimento più serio e inderogabile, legato alla sicurezza pubblica. Ogni volta che accogli un ospite, hai l'obbligo di comunicarne le generalità al Portale Alloggiati Web della Polizia di Stato.

La comunicazione va fatta entro 24 ore dall'arrivo. Se il soggiorno è più breve, la registrazione deve essere immediata. Non rispettare queste scadenze comporta sanzioni penali, quindi la puntualità non è un'opzione.

Il processo manuale è un vero lavoro: accedere al portale, inserire uno a uno i dati presi dai documenti degli ospiti e generare la ricevuta. Un'operazione che, moltiplicata per decine di check-in, diventa una fonte enorme di stress e un terreno fertile per errori di battitura. È qui che soluzioni come Nowcheckin fanno la differenza, garantendo la conformità normativa automatica e azzerando i rischi.

Invio dei flussi turistici all'ISTAT

Parallelamente alla comunicazione alla Questura, quasi tutte le Regioni italiane chiedono l'invio dei dati sui flussi turistici per fini statistici. Questa operazione si fa sui portali regionali (come Ross 1000, Rilevatore Turistico, ecc.).

In pratica, devi comunicare dati aggregati come il numero di arrivi, le presenze (cioè le notti trascorse), la provenienza degli ospiti e la tipologia di alloggio. Sebbene lo scopo sia diverso da Alloggiati Web, si tratta di un'altra incombenza manuale che si somma alla tua lista di cose da fare.

Il regime fiscale: la cedolare secca conviene?

Dal punto di vista delle tasse, la scelta principale per chi gestisce locazioni turistiche come privato è tra il regime ordinario (IRPEF) e la cedolare secca.

  • Regime Ordinario (IRPEF): Il guadagno della locazione si somma agli altri tuoi redditi (da lavoro dipendente, autonomo, ecc.) e viene tassato secondo gli scaglioni IRPEF, che vanno dal 23% al 43%.
  • Cedolare Secca: Si applica un'aliquota fissa che sostituisce l'IRPEF. Al momento è del 21% sul primo immobile affittato e sale al 26% dal secondo al quarto.

La convenienza dipende interamente dalla tua situazione. In generale, la cedolare secca è vantaggiosa se il tuo reddito complessivo ti posiziona in uno scaglione IRPEF più alto del 21%.

Consiglio dall'esperienza: Parlane sempre con un commercialista. La cedolare secca è semplice e spesso più conveniente, ma il regime ordinario ti permette di dedurre alcune spese. A volte, questo piccolo dettaglio può fare una grande differenza.

In un mercato sempre più attivo, come dimostrano i dati del primo trimestre dell'anno con un incremento generale del 16% nel volume degli affitti, una gestione fiscale precisa è cruciale. Questi numeri, che vedono una crescita impressionante delle locazioni transitorie (+40%), ci dicono che la flessibilità è diventata una chiave del successo. Per approfondire l'evoluzione del mercato, puoi leggere i dettagli di questa analisi su idealista.it.

Gestire la tassa di soggiorno

L'imposta di soggiorno è una tassa comunale che paga l'ospite. Tu, come host, agisci da "sostituto d'imposta": il tuo compito è riscuoterla e versarla periodicamente al tuo Comune.

Le regole, però, cambiano da una città all'altra. L'importo varia in base al tipo di struttura e alla stagione, e spesso ci sono esenzioni (per minori, residenti, etc.). È tuo dovere informarti sulle tariffe e le scadenze precise stabilite dal regolamento comunale.

L'automazione come soluzione allo stress burocratico

Affrontare a mano tutti questi passaggi è un lavoro a tempo pieno. Immagina di doverlo fare mentre gestisci le prenotazioni, le pulizie e l'accoglienza degli ospiti. È semplicemente insostenibile.

È qui che la tecnologia diventa un alleato indispensabile. Nowcheckin trasforma radicalmente questa gestione: l'ospite carica il proprio documento tramite un link prima di arrivare e l'app estrae i dati in automatico.

  • Conformità automatica: L'app invia i dati direttamente ad Alloggiati Web e ai portali ISTAT regionali.
  • Zero errori umani: Elimina il rischio di digitare male un nome o un numero, proteggendoti da multe.
  • Tempo recuperato: Quello che prima richiedeva minuti preziosi per ogni ospite, ora avviene in pochi secondi, senza che tu debba muovere un dito.

Adottare un sistema del genere non è solo una comodità, ma una mossa strategica per rendere la tua attività più efficiente, sicura e professionale, liberandoti una volta per tutte dal peso della burocrazia.

Come automatizzare la firma del contratto e il check-in

La tecnologia oggi ci dà una mano enorme per snellire la gestione di una casa vacanze, trasformando compiti che fino a ieri erano manuali e noiosi in processi fluidi e quasi del tutto automatici. Digitalizzare la firma del contratto e il check-in non è più un optional per hotel di lusso, ma una mossa intelligente per qualsiasi host che vuole guadagnare tempo, evitare errori e dare un'immagine professionale e moderna ai propri ospiti.

Pensaci un attimo: dire addio alla carta significa basta con le infinite email avanti e indietro, le scansioni sgranate e l'ansia di dover inseguire un ospite per una firma che manca. Vediamo insieme come, nel concreto, il digitale può renderti la vita molto più semplice.

Il valore legale della firma elettronica

Una delle prime resistenze che incontro parlando con altri host è la diffidenza verso il digitale. La domanda è sempre la stessa: "Ma una firma elettronica sul contratto ha lo stesso valore di una fatta a mano?". La risposta è un grande e grosso, ed è un'occasione da non perdere.

La firma elettronica, grazie alla normativa europea eIDAS, ha pieno e indiscutibile valore legale. Questo vuol dire che puoi mandare il tuo contratto via email o tramite una piattaforma specifica, e l'ospite può firmarlo con un semplice click, da smartphone, tablet o pc, ovunque si trovi.

I vantaggi sono sotto gli occhi di tutti:

  • Velocità: Il contratto si chiude in pochi minuti, non in giorni.
  • Tracciabilità: Hai una prova digitale, con data e ora, dell'avvenuta firma.
  • Sicurezza: Il rischio che i documenti si perdano o vengano modificati è praticamente nullo grazie alla crittografia avanzata.
  • Archiviazione semplice: Niente più faldoni impolverati. Tutto è salvato in modo sicuro nel cloud.

Già solo con questa piccola innovazione puoi formalizzare l'accordo in un lampo, dando subito un'impressione di grande organizzazione e professionalità.

La vera svolta: l'automazione del check-in

Se la firma elettronica semplifica la parte burocratica iniziale, è l'automazione del check-in a rivoluzionare completamente l'esperienza dell'accoglienza. Prova a immaginare di poter sbrigare tutte le procedure di registrazione ancora prima che l'ospite arrivi alla tua porta. Ecco, è esattamente quello che fa un'app come Nowcheckin.

Il meccanismo è disarmante nella sua semplicità. Dopo la prenotazione, mandi all'ospite un link protetto. Cliccandoci sopra, l'ospite in totale autonomia può:

  1. Fare una foto ai suoi documenti (carta d'identità o passaporto).
  2. Controllare i dati che l'app ha estratto in automatico.
  3. Confermare la registrazione e il gioco è fatto.

Mentre l'ospite fa questo, l'app lavora per te: convalida i dati, li mette nel formato giusto e li spedisce in automatico alle autorità, come il portale Alloggiati Web e i sistemi statistici regionali ISTAT.

Il risultato? L'accoglienza diventa istantanea. I dati che abbiamo raccolto ci dicono che le strutture che usano Nowcheckin riducono i tempi di check-in del 70%. Meno code, meno stress all'arrivo e ospiti liberi di iniziare subito la vacanza con il piede giusto.

Un flusso di lavoro senza intoppi

Ora, mettiamo insieme i pezzi del puzzle. Immagina la tua giornata con questo flusso di lavoro completamente automatizzato:

  1. Invio e Firma Contratto: Mandi il contratto per locazione turistica con un servizio di firma elettronica. L'ospite lo riceve e lo firma digitalmente in pochi istanti.
  2. Check-in Digitale: Subito dopo, gli mandi il link per il check-in online. L'ospite carica i documenti dal suo telefono mentre è in viaggio verso la tua struttura.
  3. Arrivo Senza Attese: Al suo arrivo, non devi più fotocopiare documenti o compilare moduli. La burocrazia è già stata archiviata. Puoi finalmente dedicarti a un'accoglienza calorosa, consegnare le chiavi e dare qualche dritta su cosa visitare.

Questo sistema integrato non solo ti fa recuperare ore preziose, ma azzera anche il rischio di errori di trascrizione, mettendoti al riparo da possibili multe. L'intero processo, dalla firma del contratto alla comunicazione alle autorità, diventa un'operazione liscia, sicura ed efficiente che alza il livello della tua offerta.

Per approfondire le strategie migliori, ti consiglio la nostra guida completa sulle procedure di check-in e check-out. Adottare questi strumenti significa fare un investimento concreto per il futuro della tua attività, rendendola più competitiva e apprezzata dai tuoi ospiti.

Dai un'anima al tuo contratto: la personalizzazione è la chiave

Un modello standard è un'ottima base di partenza, non c'è dubbio. Ma un contratto davvero efficace è quello che "parla" la lingua della tua proprietà, che ne riflette ogni singola sfumatura. Personalizzare il contratto non significa complicarlo, ma trasformarlo in uno scudo su misura, capace di proteggerti da scenari specifici e di comunicare le tue regole con totale trasparenza.

Questo passaggio eleva un semplice documento a una guida chiara per i tuoi ospiti. Il risultato? Meno incomprensioni e un soggiorno sereno per tutti. Vediamo insieme quali clausole possono davvero fare la differenza.

L'immagine qui sotto mostra perfettamente come un contratto personalizzato si inserisca in un flusso di lavoro digitale moderno, dalla stesura fino alla raccolta dati per il check-in.

Flusso digitale: contratto, firma elettronica e inserimento dati su smartphone.

Come vedi, dopo aver definito un contratto solido, la firma digitale e la raccolta dati via smartphone diventano i passaggi successivi naturali, snellendo l'intero processo di accoglienza.

Regole della casa: il tuo manuale d'uso

Le "Regole della Casa" non sono un optional, sono il cuore pulsante della personalizzazione. È qui che puoi mettere nero su bianco tutto ciò che ritieni fondamentale per la buona conservazione della casa e per il quieto vivere con il vicinato.

Ecco alcuni esempi pratici che non possono mancare:

  • Gestione rifiuti: Non basta dire "fate la differenziata". Fornisci istruzioni precise, magari con un piccolo calendario, specificando giorni e orari di conferimento per ogni tipo di rifiuto, esattamente come richiede il tuo Comune.
  • Orari di silenzio: Sii specifico. Indica chiaramente le fasce orarie in cui moderare i rumori, allineandoti al regolamento condominiale (ad esempio, dalle 14:00 alle 16:00 e dopo le 22:00).
  • Uso degli spazi comuni: Se sei in un condominio, chiarisci subito le regole per l'accesso e l'uso di giardini, piscine o altre aree condivise. Prevenire è meglio che curare.

Animali domestici? Sì, ma con regole chiare

Se hai deciso di aprire le porte agli amici a quattro zampe, devi definire una politica chiara per evitare problemi. Essere vaghi su questo punto è una ricetta per il disastro.

Specifica senza timore nel contratto:

  • Chi è il benvenuto: Accetti solo cani di piccola taglia? Gatti? Scrivilo.
  • Eventuali costi extra: Se prevedi un supplemento per la pulizia finale, comunicalo in anticipo.
  • Limiti e divieti: Gli animali possono salire su letti e divani? Devono essere tenuti al guinzaglio nelle aree comuni? Mettilo nero su bianco.

Servizi extra: patti chiari, amicizia lunga

Offri servizi aggiuntivi a pagamento? Perfetto, ma includili nel contratto per evitare qualsiasi malinteso sui costi e sulle modalità di utilizzo.

Potresti aggiungere clausole per:

  • Noleggio attrezzature: Se metti a disposizione culle, seggioloni o biciclette, specifica il costo giornaliero o forfettario.
  • Pulizie infrasettimanali: Definisci il costo, la frequenza e cosa include il servizio (es. cambio biancheria sì/no).
  • Esperienze o tour: Se organizzi attività, descrivi cosa è compreso e quali sono i termini di prenotazione e cancellazione.

La personalizzazione è un atto di prevenzione. Ogni regola specifica che inserisci oggi è una potenziale discussione che eviti domani. Un contratto "sartoriale" dimostra professionalità e attenzione, elementi che gli ospiti apprezzano e che si traducono spesso in recensioni a cinque stelle.

Nel mercato immobiliare italiano, la chiarezza è tutto. È interessante notare come, anche nelle zone a più alta vocazione turistica, la locazione residenziale classica tenga testa agli affitti brevi. Dati recenti, ad esempio, mostrano che a La Spezia sono stati registrati 2.709 contratti residenziali contro 2.071 immobili a uso turistico. Questo ci dice che la domanda abitativa a lungo termine è solidissima, rendendo ancora più cruciale per noi host di locazioni turistiche distinguerci con una gestione impeccabile e contratti a prova di errore. Se vuoi approfondire questo interessante rapporto, puoi consultare l'analisi completa su blogaffitto.it.

Non dimenticare la privacy (GDPR)

Infine, un aspetto spesso trascurato ma di importanza capitale: la privacy. Devi essere trasparente con i tuoi ospiti su come tratterai i loro dati personali, raccolti sia per il contratto sia per gli obblighi di legge come la comunicazione ad Alloggiati Web.

Basta inserire una breve clausola che spieghi:

  • Quali dati raccogli (anagrafici, documenti d'identità).
  • Per quale finalità (stipula del contratto, adempimenti di legge).
  • Per quanto tempo li conservi.

Non solo ti mette in regola con il GDPR, ma rafforza enormemente la fiducia dell'ospite, che vedrà che gestisci le sue informazioni con la massima serietà.

Le domande più frequenti (e le risposte che cerchi) sul contratto di locazione turistica

Affrontiamo un po' di dubbi comuni, quelli che prima o poi passano per la testa di ogni host che gestisce un contratto per locazione turistica. Avere le idee chiare su questi punti è cruciale per lavorare sereni e in modo professionale, senza rischiare passi falsi che poi si pagano cari.

Ho raccolto qui le domande che mi vengono fatte più spesso, con risposte dirette e pratiche, per darti subito le soluzioni che ti servono.

Devo per forza registrare il contratto di locazione turistica?

Questa è la domanda da un milione di dollari, ma la risposta è molto più semplice di quanto pensi. Per i contratti che durano meno di 30 giorni, stipulati tra privati (quindi se non sei un'impresa), non hai nessun obbligo di registrazione all'Agenzia delle Entrate.

È una bella semplificazione, uno dei vantaggi più grandi degli affitti brevi. L'obbligo scatta solo se, nel corso dello stesso anno solare, la durata totale dei soggiorni con lo stesso ospite supera i 30 giorni.

E se un ospite mi fa dei danni in casa?

In questi casi, il contratto e il deposito cauzionale sono i tuoi migliori amici. Nel contratto deve essere scritto nero su bianco che l'ospite è responsabile per qualsiasi danno causato all'alloggio, agli arredi o a ciò che contiene.

Quando l'ospite se ne va, fai un'ispezione attenta della casa. Se noti qualcosa che non va, la prima cosa da fare è documentare tutto. Fai foto, video, sii il più dettagliato possibile. Poi, procurati una stima per i costi di riparazione. Questo ti darà il diritto di trattenere la somma necessaria dal deposito, ovviamente mostrando all'ospite le prove del danno e le ricevute delle spese.

Come funzionano le cancellazioni?

La politica di cancellazione deve essere una delle clausole più chiare e a prova di bomba del tuo accordo. Non deve lasciare il minimo spazio a dubbi o interpretazioni.

Sii specifico sui termini:

  • Quanti giorni prima l'ospite può cancellare per avere un rimborso.
  • Che tipo di rimborso riceverà (totale, parziale al 50%, nessuno) a seconda di quando cancella.

Un esempio pratico? Potresti scrivere: "Cancellazione gratuita fino a 14 giorni prima dell'arrivo. Per cancellazioni tra 13 e 7 giorni prima, verrà addebitato il 50% dell'importo. Nessun rimborso per cancellazioni effettuate negli ultimi 6 giorni prima del check-in". Una regola chiara previene il 99% delle discussioni.

Ma il contratto deve essere scritto per forza?

Anche se per soggiorni sotto i 30 giorni la legge non lo impone in modo categorico, un contratto scritto è una sicurezza a cui, te lo dico per esperienza, non dovresti mai e poi mai rinunciare. È l'unico strumento che mette nero su bianco regole, doveri e accordi economici in modo che nessuno possa contestarli.

Se dovesse sorgere un problema, un accordo scritto è l'unica prova concreta che hai per difendere le tue ragioni. Gestire una locazione turistica senza un contratto significa solo esporsi a rischi inutili che potresti evitare con poco sforzo.

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