Ammettiamolo: gestire la tassa di soggiorno a Bergamo può sembrare l'ennesima grana burocratica sulla nostra lista di cose da fare. Un'incombenza che consuma tempo prezioso, spesso tra calcoli manuali e il rischio di errori. In realtà, però, questo contributo è fondamentale per mantenere la nostra città viva, accogliente e splendida. Quell'importo, pagato dai turisti, non finisce in un calderone indistinto, ma viene reinvestito qui, sul nostro territorio, per migliorare i servizi, organizzare eventi e prenderci cura del nostro patrimonio.
Il vero problema per gli host non è l'imposta in sé, ma la sua gestione. Fortunatamente, esistono soluzioni come Nowcheckin che trasformano questo obbligo in un processo semplice e automatizzato, permettendoti di concentrarti su ciò che conta davvero: l'ospitalità.
Capire la tassa di soggiorno a Bergamo, senza mal di testa
Per chi gestisce una struttura ricettiva, la tassa di soggiorno non è solo un obbligo di legge. È una parte dell'esperienza che offriamo ai nostri ospiti. Spiegare con trasparenza che quel piccolo contributo aiuta a finanziare la bellezza di Bergamo trasforma una semplice imposta in un gesto di partecipazione.
È un modo per dire ai nostri ospiti: "Grazie per aver contribuito a rendere questa città ancora più bella". Alla fine, questo contributo finanzia direttamente le iniziative che rendono Bergamo più attraente e funzionale per tutti, sia per loro che per noi residenti.
Ma in pratica, dove vanno a finire questi soldi?
I fondi raccolti con la tassa di soggiorno sono ossigeno puro per il bilancio comunale e vengono usati per migliorare concretamente l'offerta turistica. Giusto per fare qualche esempio pratico:
- Manutenzione del patrimonio culturale: i restauri dei monumenti, la cura dei parchi e dei giardini storici.
- Potenziamento dei servizi pubblici: il miglioramento dei trasporti locali e la pulizia delle strade.
- Promozione turistica: l'organizzazione di eventi, festival e campagne di marketing per far conoscere Bergamo nel mondo.
L'impatto economico è enorme. Pensate che la tassa di soggiorno a Bergamo ha toccato cifre record, con un incasso di oltre 3,2 milioni di euro in un solo anno. Questo risultato ha piazzato la nostra città al 30° posto in Italia per gettito, un segnale chiaro della sua crescente popolarità.
Si crea così un circolo virtuoso: un turismo di qualità finanzia servizi migliori, che a loro volta attirano un turismo ancora più consapevole e rispettoso del nostro territorio.
La vera sfida per noi gestori
Tutto molto bello, ma la gestione pratica della tassa di soggiorno, lo sappiamo bene, è una bella sfida. La riscossione manuale, il calcolo degli importi corretti, la gestione di chi è esente e la dichiarazione trimestrale richiedono tempo, una precisione chirurgica e tanta attenzione. Se vuoi un ripasso generale, puoi dare un'occhiata alla nostra guida su cos'è la tassa di soggiorno.
Il rischio di sbagliare un calcolo, dimenticare una scadenza o trascrivere un dato in modo errato è sempre dietro l'angolo, con il pericolo di incappare in sanzioni. È proprio qui che l'automazione diventa il nostro migliore alleato. Soluzioni digitali come Nowcheckin trasformano questo compito amministrativo, spesso noioso, in un processo fluido e a prova di errore. Automatizzando la raccolta dei dati e i calcoli, si riducono gli errori umani e si libera tempo prezioso. Tempo che possiamo finalmente dedicare a ciò che conta davvero: accogliere i nostri ospiti e garantire al contempo una conformità normativa automatica.
Calcolare l'importo corretto senza errori
Quando si parla di tassa di soggiorno, la precisione non è un optional, ma un obbligo. A Bergamo, il calcolo dell'imposta cambia in base alla tipologia di struttura e un piccolo errore, anche di pochi centesimi, può accumularsi e creare non pochi grattacapi a livello amministrativo. Meglio evitare, no?
La formula di base è piuttosto intuitiva: si prende l’aliquota giornaliera e la si moltiplica per il numero di ospiti (che non rientrano nelle categorie esenti) e per le notti di permanenza. C'è però un dettaglio cruciale da non dimenticare mai: il limite massimo di notti consecutive per cui l'imposta è dovuta.
Le aliquote vigenti a Bergamo
Per calcolare la tassa di soggiorno a Bergamo senza sbagliare, devi applicare la percentuale corretta. Il regolamento del Comune è chiaro: l'aliquota è pari al 6% del costo del pernottamento, IVA inclusa.
Attenzione, però, perché c'è un tetto massimo da rispettare.
L'importo massimo che un singolo ospite può pagare per ogni notte è fissato a 4 euro. In pratica, anche se il 6% del prezzo della camera superasse questa cifra, l'ospite non pagherà mai di più.
Inoltre, un altro paletto importante riguarda la durata del soggiorno. L'imposta si applica soltanto per un massimo di 5 pernottamenti consecutivi. Dal sesto giorno in poi, l'ospite non deve più pagarla.
Questa infografica riassume bene il flusso del denaro, dal turista fino alle casse del Comune.

Come vedi, il processo è un triangolo: il turista paga, tu come host riscuoti, e infine versi il tutto al Comune, che userà i fondi per migliorare i servizi della città.
Per facilitarti la vita, ho preparato una tabella riassuntiva con i punti chiave da tenere sempre a mente.
| Aliquote e Limiti Tassa di Soggiorno Bergamo |
| :--- | :--- |
| Parametro | Dettaglio |
| Aliquota Standard | 6% del costo del pernottamento (IVA inclusa). |
| Tetto Massimo per Notte | 4 euro per persona. |
| Limite Notti Tassabili | Massimo 5 pernottamenti consecutivi. |
Questa tabella è il tuo promemoria: salvala o stampala, ti sarà utile per non commettere errori quando fai i conti al volo.
Esempi pratici di calcolo
Vediamo insieme un paio di scenari reali per toglierci ogni dubbio.
Esempio 1: Un weekend in B&B
- Dati: Una coppia (2 persone) si ferma per 3 notti. Il costo della camera è 90 € a notte.
- Calcolo: Il 6% di 90 € fa 5,40 €. Visto che supera il tetto massimo, l'imposta a persona sarà di 4 €.
- Totale tassa: 4 € (imposta a persona) x 2 (persone) x 3 (notti) = 24 €.
Esempio 2: Una settimana in casa vacanze
- Dati: Una famiglia di 4 persone soggiorna per 7 notti. Il costo è di 120 € a notte.
- Calcolo: Il 6% di 120 € è 7,20 €, quindi anche qui si applica il tetto di 4 € a persona. L'imposta, però, si paga solo per le prime 5 notti.
- Totale tassa: 4 € (imposta a persona) x 4 (persone) x 5 (notti tassabili) = 80 €.
Fare questi calcoli a mano per ogni singola prenotazione, soprattutto quando gli arrivi sono tanti, aumenta il rischio di sviste. Basta un attimo di distrazione per sbagliare il numero di notti o dimenticare il tetto massimo, e le incongruenze sono dietro l'angolo.
È qui che l'automazione può davvero fare la differenza. Strumenti specifici, come Nowcheckin, sono pensati proprio per eliminare il rischio di errori umani. Il sistema fa i conti per te, in un istante e con una precisione assoluta. E se le regole cambiano? Nessun problema, l'app si aggiorna da sola, garantendoti una conformità normativa automatica e togliendoti il peso di dover controllare tutto manualmente.
Gestire le esenzioni in modo corretto
Calcolare la tassa di soggiorno a Bergamo è solo metà del lavoro. L’altra metà, altrettanto cruciale, è sapere esattamente quando non applicarla. Gestire le esenzioni con precisione non è un dettaglio, ma un obbligo che ti mette al riparo da contestazioni e garantisce trasparenza totale, sia verso il Comune che verso i tuoi ospiti.
Ignorare questo aspetto o trattarlo con superficialità può portare a problemi concreti. Se non applichi un’esenzione a cui un ospite ha diritto, rischi di creare un'esperienza negativa e una recensione poco lusinghiera. Se, al contrario, la applichi senza la documentazione necessaria, in caso di controlli sarai tu a dover pagare di tasca tua.

Chi non paga la tassa di soggiorno
Il regolamento del Comune di Bergamo è chiaro e individua diverse categorie di persone che non devono versare l'imposta. Come gestore, è fondamentale conoscerle a menadito e sapere quale documento richiedere per giustificare la mancata riscossione.
Ecco le principali categorie esenti:
- Minori: I ragazzi fino al compimento del 18° anno di età non pagano mai.
- Forze dell'ordine e Vigili del Fuoco: Tutti coloro che alloggiano in città per comprovate esigenze di servizio.
- Persone con disabilità: L’esenzione è prevista per le persone con disabilità non autosufficienti, che hanno bisogno di un’assistenza continua.
- Accompagnatori: L'esenzione si estende anche a un accompagnatore per ogni persona con disabilità che ne ha diritto.
- Pazienti e accompagnatori: Chi deve sottoporsi a terapie presso strutture sanitarie comunali e un eventuale accompagnatore al seguito.
- Autisti di pullman e guide turistiche: Sono esonerati gli autisti e le guide che accompagnano gruppi organizzati, nella misura di 1 ogni 25 partecipanti.
Per un'analisi ancora più dettagliata e completa, ti consiglio di leggere la nostra guida su chi è esente dalla tassa di soggiorno, che approfondisce ogni singolo caso.
La documentazione è la tua assicurazione
Per ogni singola esenzione che applichi, devi essere in grado di dimostrare perché lo hai fatto. Questo si traduce in una sola cosa: raccogliere e conservare la documentazione giusta. Solitamente, basta un'autocertificazione firmata dall'ospite, in cui dichiara di rientrare in una delle categorie previste dalla legge.
La conservazione di questi documenti non è un optional. È la tua unica, vera difesa in caso di una verifica da parte delle autorità comunali. Una gestione disordinata di questi moduli può trasformarsi in un incubo amministrativo.
Tenere traccia di tutto su fogli volanti o in cartelle sparse sul computer è inefficiente e, diciamocelo, piuttosto rischioso. Prova a immaginare di dover ritrovare l'autocertificazione di un ospite di mesi prima, magari con un ispettore che ti aspetta.
Scopri come Nowcheckin può automatizzare il check-in della tua struttura - Scarica l'app gratuita e prova tutti i vantaggi. Con strumenti come il nostro, puoi registrare l'esenzione e allegare una foto del documento direttamente durante il check-in digitale, in pochi secondi.
Questo non solo ti permette di avere una conservazione digitale delle ricevute e dei moduli, ma crea un archivio ordinato, sicuro e consultabile in qualsiasi momento. La riduzione degli errori umani è un beneficio diretto, che ti garantisce la tranquillità di una gestione impeccabile della tua struttura.
Rispettare scadenze e procedure di versamento
Una volta che hai incassato la tassa di soggiorno a Bergamo, quei soldi non possono rimanere nelle tue casse. Vanno dichiarati e versati al Comune, seguendo alla lettera procedure precise e scadenze che non ammettono ritardi. Ignorare questi passaggi non è un'opzione, perché le conseguenze possono tradursi in sanzioni amministrative piuttosto salate.
La gestione di questo flusso finanziario richiede un'organizzazione impeccabile. Non si tratta solo di fare un bonifico, ma di compilare dichiarazioni dettagliate che riassumono il numero di ospiti, i pernottamenti e le cifre raccolte. Il tutto, ovviamente, senza fare errori.
Le scadenze trimestrali da cerchiare in rosso
Il Comune di Bergamo ha messo nero su bianco un calendario ben preciso per dichiarare e versare l'imposta. Le scadenze sono trimestrali e ogni host dovrebbe segnarsele sul calendario con un bel cerchio rosso.
- Primo trimestre (Gennaio - Marzo): da versare entro il 15 Aprile.
- Secondo trimestre (Aprile - Giugno): da versare entro il 15 Luglio.
- Terzo trimestre (Luglio - Settembre): da versare entro il 15 Ottobre.
- Quarto trimestre (Ottobre - Dicembre): da versare entro il 15 Gennaio dell'anno dopo.
Basta mancare una sola di queste date per vedersi applicare interessi di mora e sanzioni. È una pressione non da poco, specialmente nei periodi di alta stagione, quando il tempo sembra non bastare mai.
La dichiarazione sul portale GEIS
Per la dichiarazione, il Comune di Bergamo ha messo a disposizione un portale telematico che si chiama GEIS (Gestione Entrate Imposta Soggiorno). È qui che devi inserire, trimestre dopo trimestre, tutti i dati relativi ai soggiorni. Anche se il sistema è digitale, il lavoro di inserimento manuale richiede grande attenzione.
Dovrai compilare i moduli indicando:
- Il numero totale di ospiti che hanno soggiornato nella tua struttura.
- Il numero complessivo di pernottamenti.
- Il dettaglio degli ospiti esenti, specificando il motivo.
- L’importo totale che hai riscosso.
Una volta compilata la dichiarazione, il sistema crea un avviso di pagamento PagoPA, che è il canale standard per il versamento. Ripetere questo processo quattro volte all'anno può trasformarsi in un'attività amministrativa pesante e con un alto rischio di errore.
La precisione dei dati che inserisci è tutto. Una piccola incongruenza tra quanto dichiarato e quanto effettivamente incassato può far scattare un controllo da parte degli uffici comunali.
Il recente aumento della tassa di soggiorno a Bergamo ha reso ancora più cruciale l'accuratezza, soprattutto per le strutture extralberghiere, che sono quelle più colpite. Per chi gestisce B&B e case vacanza, la precisione nei calcoli e la puntualità negli invii sono diventate un'ancora di salvezza per stare tranquilli. Per maggiori dettagli, puoi sempre consultare gli approfondimenti sulla tassa di soggiorno sul portale ufficiale di Visit Bergamo.
È proprio in questa fase che un'app come Nowcheckin dimostra tutto il suo valore. Invece di perdere ore a raccogliere dati e compilare moduli, l'applicazione genera report automatici e precisi, già pronti per essere caricati nel portale GEIS. Questo non solo ti garantisce la conformità normativa automatica, ma ti libera da un compito ripetitivo e stressante, permettendoti di rispettare le scadenze senza fatica.
Automatizzare la gestione e risparmiare tempo prezioso
Immagina di poter depennare dalla tua lista di cose da fare tutta la burocrazia legata alla tassa di soggiorno a Bergamo. Pensa a come potresti reinvestire quel tempo: accogliere meglio i tuoi ospiti, curare i dettagli della tua struttura o, semplicemente, prenderti una pausa. Non è un sogno, ma il risultato concreto che l'automazione ti mette a portata di mano.

La gestione manuale è uno scenario che conosciamo fin troppo bene. Ore perse a calcolare importi, a compilare moduli cartacei e a incrociare le dita, sperando di non aver commesso errori che potrebbero costare caro in sanzioni. È un processo lento, ripetitivo e con un altissimo rischio di sviste.
Il prima e il dopo l'automazione
La differenza tra l'approccio tradizionale e quello automatizzato è come il giorno e la notte. Vediamola nel dettaglio:
- Prima: passavi minuti preziosi a ricopiare a mano i dati dai documenti degli ospiti, con il rischio costante di un errore di battitura che poteva invalidare tutto.
- Dopo: con un'app come Nowcheckin, basta una semplice foto al documento. I dati vengono estratti in automatico, senza errori, pronti per essere inviati. Semplice.
Questo si traduce in una riduzione del 70% dei tempi di check-in, eliminando le code e migliorando da subito l'esperienza dell'ospite appena arrivato nella tua struttura.
L'automazione non significa solo "fare le cose più in fretta". Significa farle meglio, con una precisione chirurgica e una sicurezza che il metodo manuale non potrà mai garantirti.
Un flusso di lavoro intelligente e integrato
Con l'automazione, una singola azione — la scansione del documento — mette in moto un intero processo. I dati dell'ospite vengono registrati e sono subito pronti per tutte le comunicazioni obbligatorie. Questo vuol dire che la registrazione automatica presso le autorità competenti diventa la norma, non più un'ansiosa eccezione.
I vantaggi sono tangibili, concreti:
- Automazione completa 24/7: la gestione burocratica va avanti da sola, anche quando non sei fisicamente presente.
- Zero errori di trascrizione: l'estrazione automatica dei dati cancella il rischio di errori umani.
- Maggiore sicurezza: i dati sensibili dei tuoi ospiti sono al sicuro, protetti da crittografia avanzata.
L'app si occupa di tutto, dal calcolo esatto della tassa di soggiorno alla preparazione dei dati per il portale Alloggiati Web e per l'ISTAT. Se vuoi approfondire come funziona l'invio delle schedine, ti consiglio di leggere il nostro articolo su come gestire le comunicazioni alla Polizia di Stato tramite AlloggiatiWeb.
Il tempo che risparmi non è solo un vantaggio operativo, ma un vero e proprio investimento. Si traduce in recensioni migliori, in un business più efficiente e, finalmente, in una gestione serena e totalmente sotto controllo.
Domande frequenti sulla tassa di soggiorno a Bergamo
Quando si parla di tassa di soggiorno, i dubbi sono sempre dietro l'angolo, soprattutto di fronte a quelle situazioni un po' particolari che capitano nella vita di tutti i giorni di un host. Avere subito la risposta giusta è cruciale per lavorare sereni e in modo professionale. Per questo, ho raccolto qui le domande più comuni che mi vengono fatte, con risposte chiare e dirette.
Devo rilasciare una ricevuta per la tassa di soggiorno?
Sì, è un obbligo tassativo. Devi sempre rilasciare all'ospite una ricevuta o una quietanza di pagamento specifica per la tassa di soggiorno. Su questo documento non possono mancare l'importo incassato, il numero di persone e il numero di notti del soggiorno.
Considerala non solo un gesto di trasparenza verso chi alloggia da te, ma anche un documento fondamentale per la tua contabilità. In caso di controlli da parte del Comune, quella ricevuta è la tua migliore alleata.
Che faccio se un ospite si rifiuta di pagare?
È una situazione spiacevole e, per fortuna, rara. Ma può succedere. Se un ospite si impunta e non vuole pagare, il tuo compito è spiegare con calma che non si tratta di un costo extra deciso da te, ma di un'imposta obbligatoria per legge, stabilita dal Comune.
Se, nonostante tutto, il rifiuto persiste, non puoi e non devi forzarlo a pagare. La cosa giusta da fare è segnalare subito l'episodio alle autorità, come la Polizia Locale, fornendo le generalità dell'ospite. In questo modo, ti metti al riparo da qualsiasi responsabilità.
Il mio consiglio: Per evitare di trovarti in queste situazioni, gioca d'anticipo. Comunica l'importo della tassa di soggiorno in modo chiaro e cristallino fin dal momento della prenotazione. Prevenire è meglio che curare!
Cosa succede se pago la tassa in ritardo?
Versare la tassa di soggiorno oltre le scadenze trimestrali significa andare incontro a sanzioni. Il Comune di Bergamo, seguendo la normativa nazionale, applicherà una multa che può andare dal 30% al 100% dell'importo che non hai versato, a cui si aggiungono gli interessi di mora calcolati per ogni giorno di ritardo.
Insomma, essere puntuali è fondamentale per evitare costi extra che possono pesare, e non poco, sui tuoi guadagni.
Come funziona con i pagamenti tramite Airbnb o Booking.com?
Qui le cose cambiano a seconda del portale che usi. Alcune OTA (Online Travel Agency) come Airbnb, grazie ad accordi specifici con i vari Comuni, possono occuparsi di riscuotere e versare la tassa al posto tuo. Un bel pensiero in meno.
Tuttavia, è sempre e solo tua la responsabilità di controllare se questo servizio è effettivamente attivo per Bergamo e per la tua tipologia di annuncio. Se usi altri portali come Booking.com (che di solito non gestisce questa imposta) o se il servizio non è attivo, la palla torna a te: la riscossione e il versamento restano un tuo compito.
Trasforma la gestione degli ospiti della tua struttura con Nowcheckin. Riduci i tempi di check-in del 70% e migliora l'esperienza dei tuoi ospiti.
Scarica Nowcheckin gratuitamente:
Inizia la tua prova gratuita oggi stesso e scopri perché oltre 100 strutture si fidano di Nowcheckin.