Affitti brevi: la guida pratica alle nuove regole

published on 15 November 2025

Il 2024 ha portato con sé due novità di peso per chi, come te, gestisce affitti brevi in Italia: da una parte l'aumento della cedolare secca al 26% per chi ha più di un immobile a reddito, dall'altra l'introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN). Si tratta di cambiamenti che puntano a rendere il settore più trasparente, ma che aggiungono complessità a una gestione già piena di scadenze. Affrontare questa burocrazia crescente senza gli strumenti giusti può diventare un vero incubo, portando via tempo prezioso e aumentando il rischio di errori costosi.

Il mercato degli affitti brevi in Italia: un contesto in evoluzione

Ormai è chiaro a tutti: gestire affitti brevi non è più un hobby per arrotondare. È diventato un pilastro dell'economia turistica del nostro Paese. Questo interesse crescente, come era prevedibile, ha acceso un faro da parte del legislatore, che ha deciso di mettere dei paletti più stringenti per garantire trasparenza, sicurezza e una tassazione più equa. Le nuove regole per gli affitti brevi nascono proprio da qui, dalla necessità di dare una struttura a un mercato che è letteralmente esploso.

E non è un modo di dire. I numeri parlano chiaro. Il mercato ha fatto un balzo impressionante, registrando un incremento del 38% nelle prenotazioni solo nel triennio 2021-2024. Parliamo di un settore che oggi muove oltre 180 milioni di presenze all'anno, con un valore diretto che si stima intorno agli 11 miliardi di euro. Se vuoi farti un'idea più precisa, ti consiglio di dare un'occhiata al report completo sul boom degli affitti brevi.

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Prima di addentrarci nei dettagli operativi, facciamo un rapido riepilogo delle principali novità in una tabella. A volte, avere tutto sott'occhio aiuta a fare chiarezza.

Sintesi delle novità normative per affitti brevi

Novità normativa A chi si applica Cosa cambia concretamente
Aumento Cedolare Secca Proprietari e gestori di due o più appartamenti in affitto breve. L'aliquota passa dal 21% al 26% a partire dal secondo immobile locato. Per il primo immobile, l'aliquota resta invariata al 21%.
Introduzione del CIN Tutti gli immobili ad uso turistico, inclusi B&B e case vacanze. Ogni unità immobiliare deve avere un Codice Identificativo Nazionale (CIN). Questo codice va esposto sia fisicamente nell'immobile sia online su tutti gli annunci.
Obblighi di sicurezza Tutti gli immobili con CIN. Diventa obbligatorio dotare l'immobile di dispositivi di sicurezza base, come estintori (uno ogni 200 mq) e rilevatori di monossido di carbonio e gas combustibili.

Questa tabella riassume i punti cardine, ma come ben sappiamo, il diavolo si nasconde nei dettagli. Vediamo quindi quali sfide concrete ci troviamo ad affrontare.

Le sfide per host e property manager

Le nuove norme, per quanto necessarie, aggiungono un bel po' di complessità al nostro lavoro quotidiano. Se gestisci una o più strutture, ti sarai già scontrato con queste difficoltà:

  • Burocrazia che non perdona: Districarsi tra la richiesta del CIN, il calcolo corretto della cedolare secca e tutte le comunicazioni obbligatorie richiede tempo, pazienza e una precisione millimetrica.
  • Adeguamenti per la sicurezza: Il CIN non è solo un codice. Porta con sé l'obbligo di installare estintori e rilevatori di gas. Questo significa fare un check della propria struttura e, in molti casi, investire per mettersi a norma.
  • La solita gestione degli ospiti: La registrazione di ogni singolo ospite sul Portale Alloggiati entro 24 ore dall'arrivo rimane un'incombenza critica. Farlo a mano, magari a fine giornata, è la ricetta perfetta per errori e dimenticanze.

In uno scenario del genere, pensare di fare tutto "a mano" è diventato non solo inefficiente, ma anche rischioso. La digitalizzazione dei processi non è più un lusso, ma una vera e propria necessità strategica. Automatizzare significa gestire gli adempimenti in modo rapido, sicuro e senza stress, riducendo al minimo il rischio di multe salate.

Adottare soluzioni tecnologiche oggi significa trasformare un obbligo di legge in un'opportunità. Un sistema automatizzato non solo ti garantisce di essere in regola 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ma ti libera un sacco di tempo prezioso. Tempo che puoi finalmente dedicare a migliorare l'esperienza dei tuoi ospiti e, di conseguenza, la redditività della tua attività.

Pensa, ad esempio, a un sistema di check-in digitale come Nowcheckin. Permette di raccogliere i documenti degli ospiti ancora prima del loro arrivo e di inviare i dati in automatico alle autorità. Questo non solo garantisce la conformità normativa automatica, ma elimina del tutto gli errori di trascrizione, quel classico problema che può trasformarsi in un grattacapo burocratico. La tecnologia, in questo caso, diventa la tua migliore alleata per navigare queste nuove acque normative e rimanere competitivo sul mercato.

E la cedolare secca al 26%? Vediamo come funziona

Il capitolo fiscale è senza dubbio uno dei più caldi tra le nuove regole per gli affitti brevi. L'aumento della cedolare secca sta mettendo in allarme molti proprietari, ma è fondamentale capire che non tocca tutti allo stesso modo. La vera novità è l'introduzione di un'aliquota del 26%, che si va ad aggiungere a quella classica del 21%.

Calcolo cedolare secca per affitti brevi

La regola di base è che l'aliquota agevolata del 21% resta valida, ma solo per il reddito prodotto da un singolo immobile, a scelta del proprietario. Se invece gestisci più di un appartamento con contratti di locazione breve, sui guadagni degli altri immobili (dal secondo al quarto) dovrai applicare la nuova aliquota del 26%.

Chi paga il 21% e chi il 26%

Per fare un po' di chiarezza, mettiamo in campo tre scenari pratici che ti aiuteranno a capire subito come si applica la normativa e quale sarà l'impatto sul tuo portafoglio.

  • Scenario 1: L'host con un solo appartamento
    Se affitti un'unica proprietà, per te non cambia assolutamente nulla. Continuerai ad applicare la cedolare secca al 21% su tutto il reddito generato, proprio come hai sempre fatto.

  • Scenario 2: Il proprietario con tre appartamenti
    Qui le cose iniziano a farsi interessanti. Puoi scegliere su quale dei tre immobili mantenere l'aliquota del 21%. Sugli altri due, invece, scatta l'obbligo di versare il 26%. La mossa più furba? Ovviamente, applicare il 21% sull'appartamento che ti frutta di più.

  • Scenario 3: Il property manager con più di quattro appartamenti
    Se gestisci cinque o più immobili, la legge presume che la tua sia un'attività imprenditoriale a tutti gli effetti. In questo caso, addio cedolare secca. I tuoi redditi dovranno essere gestiti tramite Partita IVA e tassazione IRPEF.

Con un carico fiscale più pesante per chi gestisce più unità, ottimizzare i costi operativi non è più un'opzione, ma una necessità per difendere la redditività. Per compensare tasse più alte bisogna rendere ogni processo più snello, a cominciare dalla gestione burocratica degli ospiti.

Ottimizzare la gestione per assorbire i costi

Un aumento delle tasse richiede una risposta intelligente. Invece di riversare tutto sulle tariffe e rischiare di finire fuori mercato, la soluzione più efficace è tagliare i costi operativi e il tempo che dedichi ad attività ripetitive e a basso valore.

L'automazione della burocrazia è il primo passo da compiere. Pensa alla registrazione degli ospiti: un compito che, fatto a mano, ti porta via ore preziose e aumenta il rischio di commettere errori. Automatizzando questo processo con un'app come Nowcheckin, non solo ti assicuri la conformità normativa automatica, ma liberi energie e risorse da dedicare ad attività che fanno davvero la differenza, come il marketing o il migliorare l'esperienza dei tuoi ospiti.

Questo approccio trasforma un obbligo di legge in un'opportunità per rendere la tua gestione più efficiente.

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Se vuoi scavare ancora più a fondo nelle implicazioni fiscali, ti consiglio di leggere la nostra guida completa sulla cedolare secca per affitti brevi, dove trovi altri esempi pratici e approfondimenti.

Ottenere e utilizzare il codice CIN

Tra le nuove regole per gli affitti brevi, il Codice Identificativo Nazionale (CIN) è senza dubbio la novità che sta facendo più discutere. Pensalo come la "targa" ufficiale di ogni casa o appartamento destinato a uso turistico. Questo codice alfanumerico, gestito dal Ministero del Turismo, ha uno scopo preciso: tracciare ogni locazione e mettere un freno al fenomeno dell'abusivismo.

La procedura per ottenerlo è completamente digitale e si fa tutto online, tramite la piattaforma nazionale dedicata. Una volta dentro, dovrai avere a portata di mano i dati catastali dell'immobile e preparare un'autocertificazione che attesti il rispetto dei requisiti di sicurezza. Quest'ultimo è un passaggio da non prendere alla leggera.

I requisiti di sicurezza legati al CIN

Il CIN non è solo una formalità burocratica, ma un vero e proprio impegno verso la sicurezza degli ospiti. Per poterlo richiedere, l'immobile deve essere a norma e dotato di alcuni dispositivi essenziali:

  • Estintori portatili: La legge è chiara, ne serve almeno uno ogni 200 metri quadrati di superficie, posizionato in un punto accessibile e ben segnalato. Se l'immobile si sviluppa su più livelli, è obbligatorio averne almeno uno per piano.
  • Rilevatori di gas e monossido di carbonio: Se in casa hai un impianto a gas (GPL o metano), questi dispositivi diventano obbligatori e, ovviamente, devono essere perfettamente funzionanti.

Mettersi in regola su questi punti non è solo un modo per evitare sanzioni. È un segnale forte di professionalità e di attenzione verso chi soggiorna da te, un dettaglio che fa sempre più la differenza nelle scelte di prenotazione.

Esposizione del CIN e sanzioni previste

Una volta che hai ottenuto il tuo codice, devi assicurarti che sia sempre ben visibile. L'obbligo riguarda due fronti:

  1. Annunci online: Il CIN deve comparire su ogni portale di prenotazione che utilizzi, che sia Airbnb, Booking.com o qualsiasi altro canale.
  2. All'esterno dell'immobile: Va affisso una targa o un adesivo vicino al portone d'ingresso o comunque in un punto ben visibile dall'esterno.

Ignorare queste disposizioni costa caro. Le sanzioni per la mancata esposizione del CIN vanno da 800 a 8.000 euro. Ancora peggio per chi decide di affittare senza aver mai richiesto il codice: in questo caso la multa va da 500 a 5.000 euro, con l'aggiunta della sospensione immediata dell'attività.

L'introduzione del CIN sta già cambiando le carte in tavola. Si va verso una maggiore professionalizzazione, spinta proprio dalle nuove normative. I dati di Nomisma ci dicono che gli annunci attivi di affitti brevi hanno già registrato un calo del 15%. Allo stesso tempo, il valore del mercato non si ferma, come dimostra l'incredibile impatto economico di Airbnb che ha quasi toccato i 19,7 miliardi di euro, un record assoluto.

Mentre ti metti in regola con estintori e pratiche per il CIN, la gestione quotidiana degli ospiti non va in vacanza. Qui l'automazione può diventare la tua migliore alleata per non restare indietro.

Mentre ti dedichi a questi adeguamenti, tutta la parte burocratica legata alla registrazione degli ospiti può essere gestita in automatico. Un'app come Nowcheckin, ad esempio, si occupa di registrare gli ospiti e inviare i dati al Portale Alloggiati per te. Questo significa avere la conformità normativa automatica 24 ore su 24, 7 giorni su 7, liberandoti da un compito ripetitivo dove l'errore è sempre dietro l'angolo.

Per una panoramica completa, ti consiglio di leggere il nostro approfondimento su tutte le regole per gli affitti brevi.

Gestire gli adempimenti burocratici per gli ospiti

Al di là del CIN e delle tasse, la vera sfida quotidiana per chi gestisce affitti brevi sono gli obblighi legati agli ospiti, con scadenze che non perdonano. Le nuove regole non hanno semplificato le cose; anzi, in un quadro normativo più definito, la precisione è diventata un fattore critico.

Il primo pensiero va sempre alla comunicazione delle generalità degli ospiti al Portale Alloggiati della Polizia di Stato. Questo adempimento deve essere completato tassativamente entro 24 ore dall'arrivo. Farlo a mano significa mettersi lì a trascrivere i dati dai documenti, un lavoro ripetitivo e, diciamocelo, noioso, dove l'errore è sempre in agguato e può costare caro in termini di sanzioni.

Ma non finisce qui. Bisogna poi occuparsi della tassa di soggiorno, con le sue mille tariffe diverse da comune a comune, e dell'invio dei dati statistici ai portali regionali come ISTAT/Ross1000. Gestire manualmente queste tre attività finisce per assorbire un sacco di tempo, tempo prezioso che potresti usare per migliorare l'esperienza dei tuoi ospiti.

L'automazione come soluzione strategica

È proprio qui che entra in gioco l'automazione. Immagina uno scenario diverso: i tuoi ospiti, ancora prima di arrivare, completano un pre-check-in online. Inseriscono i dati, caricano i documenti, tutto in autonomia e in totale sicurezza.

Questo non solo fa sparire le code e lo stress al momento dell'arrivo, ma rivoluziona l'intero processo. I dati raccolti sono già validati, pronti per essere inviati alle autorità con un semplice click, o addirittura in modo del tutto automatico.

La vera efficienza non sta solo nel tempo risparmiato. Sta nella tranquillità di sapere che ogni singolo adempimento è gestito nel modo giusto, 24 ore su 24, senza che tu debba supervisionare ogni passaggio. L'automazione ti protegge dalle sanzioni, azzera gli errori di trascrizione e digitalizza l'intero flusso di lavoro.

Un sistema digitale come Nowcheckin può tagliare i tempi del check-in fino al 70%. È un vantaggio competitivo enorme che cambia la percezione della tua struttura. Significa avere più tempo per accogliere gli ospiti con un sorriso, invece che con una pila di scartoffie da firmare.

L'infografica qui sotto riassume il percorso ideale che un host dovrebbe seguire per essere sempre in regola, dalla richiesta dei codici iniziali fino alla gestione operativa a pieno regime.

Infographic about affitti brevi nuove regole 2024

Questo processo in tre fasi dimostra come la richiesta dei codici, la loro corretta esposizione e il mantenimento della conformità siano passaggi strettamente collegati per una gestione senza intoppi.

I vantaggi pratici di un sistema automatizzato

Scegliere una soluzione digitale per gestire la burocrazia non è solo una questione di efficienza. È una mossa strategica che porta benefici concreti, subito visibili.

  • Conformità normativa automatica: L'invio dei dati al Portale Alloggiati e ai sistemi ISTAT diventa un processo automatico. Puoi finalmente dire addio all'ansia delle scadenze e al rischio di multe.
  • Riduzione degli errori umani: Acquisendo i dati direttamente dai documenti in modo digitale, si eliminano gli errori di battitura. Le informazioni inviate saranno sempre impeccabili.
  • Conservazione digitale delle ricevute: Le ricevute di invio al Portale Alloggiati vengono archiviate in cloud, sempre a tua disposizione per eventuali controlli, senza bisogno di stampare neanche un foglio.

Sistemi come Nowcheckin sono nati proprio per questo. L'app si occupa dell'intero flusso, dalla raccolta dei documenti all'invio telematico, dandoti la possibilità di gestire tutto anche quando sei fuori casa. Se vuoi approfondire come ottimizzare queste procedure, dai un'occhiata alla nostra guida su come usare Alloggiati Web su cellulare.

In un mercato sempre più competitivo, l'automazione ha smesso di essere un lusso. Oggi è la base per una gestione professionale e, soprattutto, redditizia.

Trasformare gli obblighi in un vantaggio competitivo

Le nuove regole per gli affitti brevi possono sembrare, a prima vista, solo l'ennesimo fardello burocratico. Ma se guardiamo oltre, rappresentano una vera e propria occasione. In un mercato che diventa ogni giorno più affollato e competitivo, la capacità di adeguarsi in modo rapido ed efficiente si trasforma in un potentissimo strumento di marketing.

Pensiamoci un attimo: un host che dimostra di essere perfettamente in regola comunica subito un'immagine di professionalità e serietà. Sono due elementi chiave per guadagnare la fiducia degli ospiti, che oggi sono più attenti che mai alla sicurezza e alla trasparenza quando prenotano un soggiorno.

Oltre la conformità, c'è la strategia

Adottare un approccio proattivo alle nuove normative significa trasformare quello che sembra un peso in un punto di forza. L'automazione della burocrazia, ad esempio, non solo ci mette al riparo da errori, ma ci libera un sacco di tempo prezioso che possiamo reinvestire in attività a più alto valore.

Invece di passare ore a copiare dati sul Portale Alloggiati, potresti dedicarti a:

  • Migliorare l'esperienza dell'ospite: Curare i dettagli dell'accoglienza, offrire consigli personalizzati o semplicemente essere più presente e disponibile.
  • Affinare le strategie di marketing: Lavorare sugli annunci, ottimizzare i prezzi o creare offerte speciali per attirare più prenotazioni.
  • Gestire le recensioni: Rispondere in modo attento e costruttivo ai feedback per migliorare la reputazione online.

Questa ottimizzazione è ancora più cruciale in un contesto di mercato che, secondo alcuni dati, mostra i primi segni di contrazione. L'estate scorsa, ad esempio, si è vista una leggera flessione, con un'occupazione media scesa al 64% rispetto al 65% degli anni precedenti. Se vuoi approfondire, puoi dare un'occhiata al report completo di AIGAB.

In un mercato che diventa più selettivo, l'efficienza operativa non è più un lusso, ma una necessità. Chi automatizza i processi burocratici non solo risparmia tempo e denaro, ma si posiziona come un operatore di alto livello, capace di offrire un servizio impeccabile e di distinguersi davvero dalla concorrenza.

L'adozione di strumenti digitali non è quindi solo una questione di conformità, ma una vera decisione strategica. Usare un'applicazione come Nowcheckin significa implementare un sistema che gestisce la burocrazia da solo, garantendo una conformità normativa automatica 24/7 e azzerando il rischio di errori. La tecnologia diventa così il tuo migliore alleato per avere successo e crescere, nonostante le nuove sfide normative.

Qualche domanda e risposta sulle nuove regole per affitti brevi

Le novità normative hanno scatenato un bel po' di domande (e qualche mal di testa) tra host e property manager. Ho raccolto qui i dubbi più comuni che mi sono stati posti, con l'obiettivo di fare chiarezza su alcuni punti chiave delle nuove regole per gli affitti brevi, dando risposte pratiche e senza troppi giri di parole.

Gestisco un solo appartamento, devo comunque richiedere il CIN?

La risposta è sì, senza mezzi termini. Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) è obbligatorio per chiunque metta in affitto un immobile per uso turistico. Non importa se hai un solo monolocale o gestisci dieci ville.

Ricorda che il codice non serve solo a te. Devi mostrarlo bene in vista su ogni annuncio online, che sia su Airbnb, Booking.com o altri portali, e anche fisicamente all'ingresso del palazzo. La trasparenza è la parola d'ordine.

La cedolare secca al 26% si applica anche se affitto tramite portali?

Assolutamente sì. Il modo in cui trovi i tuoi ospiti – che sia con il passaparola o tramite un intermediario online – non cambia nulla dal punto di vista fiscale. La regola è piuttosto chiara: se affitti più di un immobile per brevi periodi, l'aliquota della cedolare secca sale al 26% sui redditi che ti arrivano dal secondo, terzo e quarto immobile.

Per fortuna, sul primo immobile (puoi scegliere tu quale) puoi continuare ad applicare l'aliquota più leggera del 21%.

La parte fiscale si è fatta più intricata, è vero. Ma quella operativa puoi renderla più semplice. La chiave per non perdere redditività, anche con tasse più alte, è automatizzare tutto ciò che è ripetitivo.

Cosa rischio se mi dimentico di comunicare i dati degli ospiti alla Polizia di Stato?

Qui bisogna fare molta attenzione. Non comunicare o comunicare in ritardo le generalità di chi alloggia da te al Portale Alloggiati non è una svista da poco. Si tratta di una violazione penale.

Le sanzioni, previste dall'articolo 17 del TULPS, sono tutt'altro che leggere: si parla di arresto fino a tre mesi o di un'ammenda che può arrivare a 206 euro.

Affidarsi a un sistema che gestisce la conformità normativa in automatico è il modo più intelligente per dormire sonni tranquilli. Strumenti come Nowcheckin, ad esempio, inviano i dati per te in modo puntuale e corretto, azzerando il rischio di errore umano e mettendoti al riparo da brutte sorprese.


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